Giulia Cecchettin è la 105esima donna uccisa nel 2023. La 82esima in ambito familiare. Un dramma in seguito al quale la famiglia di Giulia, col papà Gino e la sorella Elena, hanno chiesto di “far nascere qualcosa perché non accada più”, di “fare rumore” e di denunciare, sempre.
Se avete voglia di condividere le vostre testimonianze, Fanpage.it è aperto a voi. Scriveteci a segnalazioni@fanpage.it o cliccando qui. Se sei vittima di stalking o violenza chiama il numero 1522 – gratuito e attivo 24h su 24h. Pubblichiamo di seguito una delle tante testimonianze arrivate alla nostra redazione.
La lettera a Fanpage.it
Dai 15 ai 18 anni sono stata fidanzata con uno dei tanti mostri in circolazione. Era una continua violenza fisica e mentale. Non potevo uscire con le mie amiche, poi neanche con mia madre.
Non potevo vestirmi o truccarmi come le mie coetanee perché poi qualsiasi cosa aderente o trucco vistoso era considerato da tr***. Rimasi completamente sola, mi fece lasciare anche danza e io ci ero cresciuta nelle sale da ballo, per me era vita.
Per i motivi più stupidi lui si innervosiva e iniziava a picchiarmi, più di una volta ho ricevuto calci e pugni al petto che mi facevano mancare il respiro.
Ho avuto paura di poter diventare anch’io una notizia in tv, se non avessi avuto il coraggio di uscirne probabilmente ora non sarei qui a scrivervi.
L’unico mio rimpianto è non averlo denunciato ma solo perché dopo averlo lasciato mi ha lasciata in pace. Ad oggi tornassi indietro lo denuncerei, ed è quello che dico a tutte le donne: denunciate, denunciate, denunciate.