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“Il mio ex violento ha il braccialetto elettronico ma spesso non funziona, non mi sento più sicura”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Francesca: racconta la sua esperienza con il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico, disposto alcuni mesi fa da un giudice dopo le sue denunce nei confronti del suo ex compagno.
A cura di Simona Berterame
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Francesca (nome di fantasia ndr) ha denunciato il suo ex compagno alcuni mesi fa e ha ottenuto il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico. Un dispositivo però che le ha dato e continua a darle diversi problemi.

Francesca ci ha scritto una lettera per raccontare la sua storia che pubblichiamo integralmente.

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La lettera a Fanpage.it

Ho denunciato il mio ex per maltrattamenti all'inizio del 2024, in tempi stretti il giudice ha disposto nei suoi confronti l'allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento a meno di 5o0 metri e l'applicazione del braccialetto elettronico.

Se da una parte mi sento di elogiare sia le forze dell'ordine che la procura per il loro tempestivo intervento, dall'altra devo denunciare le criticità del dispositivo elettronico alla luce degli orribili i recenti fatti di cronaca.

All'inizio ero molto fiduciosa e mi sentivo al sicuro sapendo che entrambi saremmo stati monitorati costantemente e mi fu spiegato il protocollo: lui oltrepassa i 500 metri imposti dal giudice? Il dispositivo mi avverte con un allarme, scatta l'alert in centrale e le forze dell'ordine mi chiamano per verificare che io stia bene.

Se sono in pericolo, basta schiacciare il pulsante "sos", tutto chiaro, no? Bene. Le prime volte che mi sono imbattuta sul suo cammino ha funzionato perfettamente ma dalla quarta volta ho iniziato a riscontrare delle anomalie, lo segnalai alle forze dell'ordine che prontamente mandato la segnalazione alla Fastweb, ovvero la società che gestisce i braccialetti elettronici.

Successe una seconda volta, e stavolta furono le forze dell'ordine stesse a chiamarmi per dirmi che lui era a 30 metri da me, e io non me ne ero accorta poiché il mio dispositivo non aveva suonato.

Quello che mi colpì furono le parole dell'agente: "Signora se le succede qualcosa è nostra responsabilità" e fecero un sollecito urgente. Lo stesso giorno a distanza di qualche ora, fu fatta un'altra segnalazione, Fastweb non rispose.

Mi è capitato di imbattermi nuovamente in lui e di notare con rassegnazione che il dispositivo non va in allarme al punto che ormai sono le forze dell'ordine ad avvisarmi preventivamente che lui è nei paraggi.

Ad oggi, nessun tecnico è stato mandato a verificare se il mio (o il suo dispositivo) abbia qualche problema. Finora sono stata fortunata, ma mi guardo le spalle ogni giorno e non mi sento più sicura.

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