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Il Ministero della Difesa ha tolto i gradi al generale Pappalardo: “Ha disonorato le forze armate”

Il Ministero della Difesa ha tolto i gradi all’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, protagonista negli ultimi mesi di iniziative clamorose e di una campagna incessante contro le misure di contenimento dei contagi. L’ex ufficiale diceva che è in atto una “dittatura sanitaria e tecnocratica”.
A cura di Davide Falcioni
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Il Ministero della Difesa ha tolto i gradi all'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, protagonista negli ultimi mesi di iniziative clamorose e di una campagna incessante contro le misure di contenimento dei contagi. L'ex ufficiale è infatti uno dei personaggi di spicco del "movimento" dei Gilet Arancioni, scesi in piazza di frequente contro l'utilizzo delle mascherine e il ricorso ai lockdown. A Pappalardo, secondo quanto si apprende, è stato notificato un provvedimento del ministero della Difesa di perdita del grado per rimozione, per motivi disciplinari. Le sue condotte sono state ritenute lesive del prestigio delle forze armate e del giuramento prestato. L'ufficiale, si legge in una nota, ha "creato disonore alle forze armate durante la pandemia". Pur non negando la pandemia, l'ex generale Pappalardo è sovente sceso in piazza insieme a no vax e negazionisti, sempre rigorosamente senza mascherina perché – a suo dire – "sono pericolose". "Riteniamo che i lockdown siano inutili e irragionevoli", ha detto lo scorso febbraio.

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Pappalardo: "Liberiamo l'Italia dalla dittatura sanitaria"

Tema ricorrente delle mobilitazioni di Pappalardo era la lotta a una fantomatica "dittatura sanitaria". Lo scorso aprile, nel corso di un'intervista, l'ex generale disse: "Ci auguriamo la liberazione dell'Italia da questa dittatura sanitaria e terapeutica. I cittadini sono stanchi di ascoltare falsità perché nonostante restrizioni, lockdown, mascherine e altre limitazioni, i morti ci sono sempre e anche i contagi. Tutti i provvedimenti presi dal governo sono inutili. Pertanto, chiediamo che dal 25 aprile al primo maggio, non ci siano più limitazioni. Noi siamo certi che i contagi non aumenterebbero". La dichiarazione arrivò durante una protesta organizzata proprio per chiedere l'abolizione dell'uso delle mascherine all'aperto e lo stop a tutte le restrizioni. In occasione del 25 Aprile, festa della Liberazione, l'intenzione di Pappalardo era quella di chiedere "un'altra liberazione, quella dalla dittatura sanitaria, tecnocratica e dal terrorismo mediatico. Vogliamo dire al Premier Draghi che è già arrivato al capolinea si deve dimettere. Nonostante le restrizioni, le mascherine, i tamponi e le privazioni di libertà, i morti continuano ad aumentare".

Pappalardo: "Attentato ai miei diritti politici, non ci facciamo intimidire"

"È un attentato ai miei diritti politici, ma non ci facciamo intimidire", così Pappalardo ha commentato oggi il provvedimento adottato dal ministero della Difesa di rimozione dei gradi per motivi disciplinari. "I miei avvocati stanno valutando se denunciare la commissione che ha firmato il provvedimento – ha annunciato Pappalardo -. Stanno commettendo dei delitti gravissimi, limitando la mia attività politica che posso liberamente fare. Io, in quanto leader di un movimento, ho semplicemente svolto la mia attività. Siamo in una dittatura vera e propria, come dimostra la polemica sull'intervento della vice-questore di Roma. Nulla le proibiva di fare il suo intervento". In un altro video pubblicato su Facebook si è poi sfogato: "Vi farò pagare tutto".
Pappalardo ha annunciato per il 20 ottobre una manifestazione nazionale a piazza del Popolo.

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