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Omicidio Giulia Cecchettin

Il militare che un anno fa ritrovò il corpo di Giulia Cecchettin: “Mi ha portato il cane Jagger, sembra ieri”

Il racconto di Antonio Scarongella, i militare che trovò un anno fa il corpo di Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis: “Non potevo toccare per non compromettere le prove. Lo ricordo come fosse successo ieri. La temperatura me la sento ancora sulla pelle”.
A cura di Ida Artiaco
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"In questo caso la sorte ha voluto toccasse a me. Il cane Jagger mi ha portato sul corpo, non riuscivo a vedere nulla, non sapevo se si trattasse di lei, non potevo toccare per non compromettere le prove. Lo ricordo come fosse successo ieri, è impossibile cancellare anche un attimo di quella giornata, la temperatura me la sento ancora sulla pelle".

Antonio Scarongella è un sottufficiale dell’Esercito Italiano, in forze alla Brigata Ariete di Pordenone e volontario soccorritore, ed è colui che il 18 novembre di un anno fa trovò insieme ad altri il cadavere di Giulia Cecchettin nei pressi del lago di Barcis (Pordenone). La 22enne era scomparsa una settimana prima insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta e nei giorni successivi la macchina delle ricerche lavorò a ritmo serrato fino a quella tragica mattina, quando venne rinvenuto il corpo della ragazza.

Scarongella ha ricordato quegli attimi in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, raccontando anche di una promessa fatta al papà di Giulia, Gino Cecchettin. E cioè che si sarebbe preso cura di quel tratto di strada che porta al canalone dove è stato trovato il corpo senza vita della ragazza. "Quello è diventato un luogo dove chiunque va a lasciare una lettera, un fiore, una candela. Ci eravamo ripromessi di lasciare quel luogo ben tenuto e pulito. Allora se c’è qualche pianta secca, un lumino scarico o una candela finita, noi sistemiamo. Avevamo chiesto a Gino se io e gli altri cinofili potevamo permetterci di andare di tanto in tanto in zona a ripulire da quello che è giusto togliere".

Il militare ha confidato che "è passato un anno, la mia vita non è più la stessa. E sono un po’ arrabbiato. In troppo pochi hanno capito. Continuiamo a sentire notizie simili, forse anche più di prima. Siamo stati in pochi ad aver capito quanto è delicata questa vicenda dell’uomo che non rispetta la donna. Un uomo parte avvantaggiato rispetto ad una donna per forza fisica, e allora perché non ti fermi e ragioni? – ha concluso -. Sembra che Giulia non abbia trasmesso ancora quei valori. Spero che prima o poi accada".

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