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Il caso dell'influencer Siu

Il marito dell’influencer Siu resta in carcere: manca il braccialetto elettronico

Resta in carcere il marito di Soukaina El Basri, l’influencer nota come Siu, nonostante il giudice per le indagini preliminari ne abbia disposto la scarcerazione, perché non sarebbe disponibile il braccialetto elettronico. Come riferisce l’avvocata Giovanna Barbotto, senza il dispositivo Jonathan Maldonato non può lasciare il carcere e tornare a casa.
A cura di Eleonora Panseri
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Siu e il marito
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Resta in carcere Jonathan Maldonato, il marito di Soukaina El Basri, l'influencer nota come Siu, nonostante il giudice per le indagini preliminari ne abbia disposto la scarcerazione, perché non sarebbe disponibile il braccialetto elettronico.

Ieri il gip aveva respinto la richiesta della Procura di tenerlo in carcere, disponendo tuttavia l'obbligo di firma e divieto di avvicinamento alla donna, che è ancora ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Novara, dopo essere uscita dal coma.

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Per consentire la scarcerazione occorre il dispositivo, come riferito dalla avvocata Giovanna Barbotto, che si era interessata di capire il perché della mancata scarcerazione.

"Una vergogna – ha detto la legale al Corriere Torino -. Il mio cliente, cittadino italiano, è detenuto in carcere nonostante la disposizione sia altra e la decisione sia arrivata ben oltre un giorno fa. E non si conoscono nemmeno i tempi per risolvere la questione: mi hanno detto che ci possono volere giorni. E così una persona che dovrebbe essere a casa con le figlie rimane in cella. È assurdo. Non penso solo al mio cliente, ma anche a quelle persone che hanno attivo il ‘codice rosso‘. Se mancano i braccialetti si mettono in pericolo le vittime".

La Procura valuta ricorso contro la scarcerazione del marito di Siu

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Intanto, la Procura di Biella potrebbe ricorrere contro la scarcerazione di Maldonato. L'uomo, incarcerato nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 maggio con l'accusa di tentato omicidio pluriaggravato nei confronti della moglie, soccorsa in gravissime condizioni con una ferita al petto, è stato rimesso in libertà dal gip che ha ritenuto di applicare le misure del divieto di avvicinamento alla persona offesa e dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria "solo in relazione – precisa la procuratrice Teresa Angela Camelio – al delitto di maltrattamenti in famiglia".

Il capo della Procura sottolinea che "i presupposti del fermo sono stati confermati" e lascia intendere la possibilità di un ricorso: "Questo ufficio – scrive – prosegue tutti gli accertamenti già disposti e delegati e si riserva eventuali iniziative in merito all'ordinanza all'esito delle necessarie valutazioni". Intanto è attesa per la deposizione di Siu. Su questo dalla Procura sembra prevalere un atteggiamento di attesa. La donna, spiega la Procuratrice, "seppur uscita dal coma, versa ancora in condizioni di particolare vulnerabilita'". Quindi gli inquirenti attendono "il miglioramento delle sue condizioni di salute per procedere alla relativa escussione".

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