video suggerito
video suggerito
Neonata rapita in ospedale e ritrovata a Cosenza

Il marito della rapitrice di Cosenza esce dal carcere, la famiglia della neonata: “Non gli crediamo”

“Non crediamo all’estraneità dell’uomo e, a questo punto, temiamo che il prossimo passo sarà quello di dichiarare Rosa Vespa inferma di mente”: parla la famiglia della neonata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza.
A cura di Giorgia Venturini
350 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Come può Moses essere dichiarato estraneo?". Ha dubbi la famiglia della piccola Sofia, la neonata rapita dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza e trovata poche ore dopo dalla Squadra Mobile nella casa di Rosa Vespa e il marito Acqua Moses quando insieme ad amici e parenti stavano facendo la festa per il benvenuto della bimba. Ieri Moses Aqua, durante l'udienza di convalida, è stato giudicato estraneo dai fatti dal giudice per le indagini preliminari che ha deciso per la sua scarcerazione.

"È davvero provato da tutta la vicenda – ha spiegato il suo legale difensore Gianluca Garritanoma ha confermato che non si era mai accordo di nulla: la moglie gli mostrava il pancione. Si è accorto che non era suo figlio solo a casa e subito dopo è arrivata la polizia". Ma la famiglia di Sofia chiede spiegazioni e si dice "sconvolta e incredula" perché "non crediamo all'estraneità dell'uomo e, a questo punto, temiamo che il prossimo passo sarà quello di dichiarare Rosa Vespa inferma di mente, facendo in modo che anche per lei si aprano le porte del carcere".

La piccola Sofia in braccio a Claudio Sole, capo della Squadra Mobile di Cosenza, quando riporta la neonata alla mamma
La piccola Sofia in braccio a Claudio Sole, capo della Squadra Mobile di Cosenza, quando riporta la neonata alla mamma

Invece sembrerebbe che Rosa Vespa, durante l'interrogatorio davanti al gip, si sia presa tutte le responsabilità. Ma coma ha fatto a nascondere nove mesi di gravidanza al marito? Ha spiegato che è stato un piano studiato giorno dopo giorno e che non era nato da un progetto preciso. Certo è che "sono rimasta incastrata in una bugia che non sono riuscita a gestire. Non so perché l’ho fatto. C’era la voglia di maternità da tanti anni. Non avevo deciso di rapire quella bambina, è stato casuale. Non sapevo più che cosa fare e sono entrata in quella stanza", come riporta La Repubblica. Davanti al giudice dice di essere anche disperata perché non sapeva come uscire da questa situazione. Infine ha aggiunto: "Sono addolorata per quello che ho fatto e mi scuso con quella mamma”.

Il post di Rosa Vespa per simulare la nascita del figlio Ansel
Il post di Rosa Vespa per simulare la nascita del figlio Ansel

Rosa Vespa, 51 anni, ha spiegato che non erano neanche veri gli aborti che ha raccontato di aver subito. Poi avrebbe simulato la gravidanza con tanto di pancione e carte dell'ecografia che avrebbe fatto vedere al marito. Per convincere il compagno del parto – che avrebbe simulato come lei stessa ha scritto in un post su Facebook l'8 gennaio – gli avrebbe fatto vedere una lettera di dimissioni scritta da lei. Le telecamere della clinica mostrano Rosa Vespa uscire dall'ospedale ed essere accolta dal marito. Poi la festa a casa e l'arresto.

350 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views