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Il marito della donna che ebbe un figlio con l’alunno 14enne: “Superiamo tutto restando uniti”

Parla il marito della prof di Prato condannata a sei anni di carcere per aver avuto rapporti sessuali con un 14enne a cui teneva lezioni private d’inglese e da cui ha avuto un bambino che oggi ha 5 anni: “Me ne occupo in tutto quello che riguarda le sue attività. Siamo rimasti legati fin dall’inizio della vicenda. Abbiamo sempre voluto portarla in fondo rimanendo il più uniti possibile”.
A cura di Ida Artiaco
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"Siamo rimasti legati fin dall’inizio della vicenda. Abbiamo sempre voluto portarla in fondo rimanendo il più uniti possibile. Certo, quest’ultimo ostacolo non è da poco, ma ci siamo detti che dobbiamo superare anche questa, restando uniti come famiglia".

A parlare è il marito della donna di Prato che nei giorni scorsi è stata condannata a 6 anni e mezzo di carcere per aver avuto rapporti sessuali con un quattordicenne a cui dava lezioni private di inglese. Da quella relazione è nato anche un bambino, che oggi ha 5 anni, e la Cassazione ha rigettato l'ultimo ricorso.

In una intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, l'uomo, che con la donna ha anche un figlio di 15 anni, ha raccontato come ha trascorso gli ultimi anni e cosa si aspetta ora che la moglie è in carcere.

"Sono stati due giorni duri, difficili. Mia moglie si è fatta forza, non ci si poteva aspettare questa sentenza anche se era tra le possibilità. Uno non è mai pronto a questo. Salutare i bambini per lei è stata dura. Ci eravamo creati l’aspettativa che qualcosa si potesse fare, riparlandone anche in Appello, anche perché pensavamo che ci fossero i motivi per farlo", ha detto l'uomo, che continuerà a crescere entrambi i bambini, anche il figlio non biologico.

"Me ne occupo in tutto quello che riguarda le sue attività. Non ho mai preso in considerazione l’idea che uno fosse un figlio biologico e l’altro no. È stata una cosa naturale fin dall’inizio. Non ci penso mai, almeno che non mi venga ricordato. A me questo pensiero non mi sfiora, sono tutte chiacchiere". Ora che la donna è in carcere arriverà la parte più difficile.

"Non è facile, per fortuna abbiamo il supporto di tutti e quattro i nonni. L’organizzazione si riesce a mandare avanti, ma chiaramente l’assenza di mia moglie è importante. Siamo ancora molto scombussolati ma troveremo una soluzione. Dovevo prendere dei giorni liberi da lavoro e sappiamo già, quando tornerò a lavorare, quale dei nonni si occuperà dei ragazzi, poi mi ritaglierò il tempo, come facevo già prima, per i miei figli", ha concluso.

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