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Il maresciallo rapinatore scarcerato, al carabiniere concessi domiciliari con braccialetto elettronico

Al militare, in servizio alla sede bolognese della Banca D’Italia, il giudice ha concesso la misura meno restrittiva della custodia cautelare ai domiciliari in attesa del processo. Il Maresciallo dei Carabinieri ha confessato e ammesso la rapina in farmacia.
A cura di Antonio Palma
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Resta agli arresti ma tornerà a casa ai domiciliari il maresciallo dei carabinieri reo confesso della rapina avvenuta in una farmacia di Bologna lo scorso novembre. Dopo la convalida dell’arresto, infatti, il Giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta del legale del sottufficiale dell’arma in servizio alla sede bolognese della banca D’Italia.

Il gip ha disposto per lui la misura restrittiva meno pesante della custodia cautelare ai domiciliari con braccialetto elettronico, in attesa del processo a suo carico. A pesare sulla scelta del Giudice l’immediata confessione del militare 59enne che, fermato dalla polizia e dai colleghi del comando provinciale di Bologna, ha ammesso ogni addebito spiegando di averlo fatto perché in profonda crisi economica e pieno di debiti.

L’uomo ha raccontato di aver rapinato la farmacia, non lontano dal suo luogo di lavoro, per un disperato bisogno di soldi. Ha rivelato di essere pieno di debiti contratti a causa di un tenore di vita troppo elevato e superiore ai suoi introiti. Il carabiniere, che è stato già sospeso dall’Arma, rischia comunque ora la radiazione nell’ambito del procedimento interno che va di pari passo con l’indagine penale.

La rapina del carabiniere risale a inizio novembre scorso quando il maresciallo, approfittando dell’orario tardi e della chiusura imminente, era entrato armato e con volto coperto nella farmacia San Domenico di via Garibaldi a Bologna. Erano circa le 19 quando, sotto la minaccia della pistola, aveva imposto all’unica persona presente all’interno del negozio di consegnare tutto l’importo in cassa. Un bottino misero di poco più di 500 euro proveniente dal fondo cassa della farmacia.

Una rapina però che appare improvvisata. Il carabiniere infatti lavora nelle vicinanze dove il suo volto è noto, anche se non era stato riconosciuto dall’addetta della farmacia. Dopo il colpo in farmacia, inoltre, era scappato a piedi rifugiandosi in un ristorante pizzeria poco lontano dove si era cambiato di abito. Pensava di passare inosservato prima di tornare al lavoro, ma era stato perfettamente riconosciuto dai gestori.

Gli inquirenti della Squadra mobile bolognese, che hanno subito cercato di ricostruire gli spostamenti del rapinatore attraverso i video delle telecamere di sorveglianza della zona, hanno avuto così vita facile. Quando hanno chiesto dettagli al gestore del locale in cui era entrato il militare, questo infatti lo ha identificato subito come un carabiniere in servizio al vicino ufficio della Banca d’Italia. Quindi il coinvolgimento del Nucleo Investigativo dei carabinieri e l’arresto dell’uomo. In casa sua trovata anche l’arma usata per il colpo e i relativi proiettili.

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