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Il locale dove si beve sangue umano

Coinvolti quattro ragazzi trevigiani tra i 17 e 18 anni. Ad “iniziarli” il titolare di un locale veneziano che faceva bere il proprio sangue. La denuncia arriva dal Gris (Gruppo ricerca e informazione socio religiosa) che sottolinea il “boom” del fenomeno del vampirismo negli ultimi anni.
A cura di Biagio Chiariello
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Un Gin Tonic o un Mojito? No, meglio un drink col proprio sangue. Doveva pensarla così, probabilmente, il gestore di un locale veneziano, che da qualche tempo aveva fatto del suo pub una delle mete preferite dei giovani attirati dal fenomeno del vampirismo. E' quanto emerge dalla denuncia del Gris (Gruppo ricerca e informazione socio religiosa), che da anni si occupa e studia le sette. Il trend gotico-vampiresco sta dilagando negli ultimi anni, complici varie saghe televisive e collane di libri. Il sangue umano è, spesso, protagonista di queste tendenze tanto che alcuni giovani, immedesimandosi nelle figure dei vampiri, finiscono bere quello di altre persone, non di rado accondiscendenti, come rito propiziatorio per ottenere, forza, vigore, successo e soldi.

Nel caso veneziano, a bere il sangue del gestore del locale erano quattro ragazzi trevigiani tra i 17 e i 18 anni. A raccontare la storia su Il Gazzettino è Giuseppe Bisetto del Gris:

Quei ragazzi hanno confessato di aver partecipato a un rito del genere in un locale notturno del veneziano. Noi abbiamo segnalato ogni cosa alle autorità e adesso quel locale è chiuso da tempo. Il titolare, noto per essere un tipo stravagante, avvicinava i giovani clienti che riteneva più malleabili e li inoltrava al vampirismo. La prova cruciale era bere, dai dei comuni bicchierini di caffè, il suo sangue. In questo modo legava i suoi adepti, convinti di aver assimilato ogni suo potere, di riuscire così a ottenere i suoi soldi e il suo successo solo bevendo quel sangue. Di fronte a casi come questo è inutile parlare dei pericoli che si corrono a venire a contatto con il sangue altrui, delle malattie che si possono prendere dell'Aids. Purtroppo questo è un fenomeno in ascesa».

Come nascono i "nuovi" vampiri – C'erano un tempo in cui i giovani si vestivano di nero, era l'epoca delle culture dark e dei metallari. Adesso quel filone si è trasferito nel vampirismo. Il sangue, come detto, ha un ruolo molto importante in queste nuove sottoculture, vedi sopratutto gli Emo. La delusione per la vita, la voglia di cambiare, di trovare strade più soddisfacenti. Sono questi gli elementi sociali che accomunano il «ragazzo-vampiro» come fa notare lo stesso Bisetto.«I giovani si aggregano, fanno gruppo e certe pratiche diventano quasi come una droga. Da qui ad altre forme di devianza il passo è breve. In molti poi passano all'esoterismo fino a finire in gruppi e circoli satanici. Ci sono quelli "acidi", dove è abituale l'uso di droghe o di violenza, a quelli "rossi" basati su pratiche sessuali» dice il rappresentante del Gris. Secondo i dati dell'associazione sono 35 le sette e le chiese sataniche nel solo Veneto. Dell'inquietante fenomeno si parlerà in un convegno regionale dal titolo "Vade Retro" in programma domenica a Treviso.

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