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Omicidio Saman Abbas

Il legale del fidanzato di Saman: “Sarà parte civile nel processo, vuole salvare le ragazze come lei”

Il fidanzato di Saman Abbas ha deciso di costituirsi parte civile nel processo per la morte della 18enne. Ad assisterlo, l’avvocato Claudio Falleti che rivela a Fanpage.it: “Vuole creare una fondazione in una memoria per salvare e assistere le ragazze come lei”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Saman e il fidanzato che la famiglia non accettava
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Più di un anno fa, una ragazza di soli 18 anni veniva uccisa dai familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato. Un vero e proprio affronto, secondo il padre e gli zii, che doveva essere pagato con la vita. Saman Abbas è morta così, uccisa dalle mani dei suoi stessi parenti che poi hanno provveduto ad occultare il corpo. Per un anno sono andate avanti le ricerche per trovare i resti della ragazza e per lo stesso periodo le autorità emiliane hanno cercato Shabbar Abbas, padre della ragazza considerato il mandante dell'omicidio. L'uomo è stato poi arrestato in Pakistan, dove continua a rifiutare l'espatrio in Italia.

Ancora ricercata invece la madre, Nazia, che secondo l'accusa avrebbe messo in atto il piano ideato dal marito senza opporsi alla decisione. In questa storia sono tante le persone coinvolte e quasi tutte si trovano dalla parte del banco degli imputati, ma c'è anche chi è rimasto accanto a Saman fino alla sua scomparsa e ora lotta per ottenere giustizia. Si tratta di Saqib Ayub, il giovane con il quale la 18enne di Novellara avrebbe voluto lasciare l'Italia per vivere liberamente la sua relazione.

Lui ha deciso di costituirsi parte civile nel processo. Ad assisterlo, l'avvocato Claudio Falleti che oggi per lui è una vera e propria guida. "La sua speranza – spiega – è quella di poter creare una fondazione per ricordare Saman e assistere le vittime di matrimoni combinati".

Saman Abbas
Saman Abbas

Secondo quanto rivelato dall'avvocato, Saqib Ayub desiderava tenersi lontano dalle aule di tribunale per evitare di incontrare gli imputati e per limitare la pressione mediatica nei suoi confronti. Dopo la morte di Saman, racconta il legale, il giovane ha impiegato molto tempo per ricostruirsi una vita. "Il trauma – ha spiegato il legale – resta e non si cancella facilmente. Ha ricevuto minacce di ritorsioni contro la sua famiglia in Pakistan e lo aveva denunciato, ma in quest'ultimo anno non ci sono stati altri episodi di questo tipo. Anche prima che diventassi il suo legale, Saqib ha sempre manifestato l'intenzione di creare qualcosa per ricordare Saman e questa è l'occasione migliore".

Tra l'avvocato e il giovane è nato un rapporto speciale che ha portato Falleti quasi ad adottare il ragazzo. "Lo considero parte della famiglia – ha rivelato – e sono assolutamente d'accordo a creare una fondazione per Saman, per evitare che la sua storia si ripeta. La nostra partecipazione al processo è un atto in onore di questa ragazza e un monito per ricordare al mondo che queste barbarie esistono anche in Italia. Se ne parla troppo poco".

Saman Abbas
Saman Abbas

Le parti civili nel processo e i matrimoni combinati in Italia

Il legale Claudio Falleti ha sottolineato che sono diverse le parti civili che hanno chiesto di essere considerate nel processo. A sopravvivere alla selezione del giudice solo l'associazione Trama di terre, che già si occupa dei matrimoni forzati e gestisce il centro antiviolenza di Imola, l'associazione reggiana Non da Sola e Saqib, il ragazzo che Saman amava.

Secondo le statistiche, dagli anni 2019 al 2021 sono stati rilevati 35 casi di matrimoni forzati in Italia (7 nel 2019, 8 nel 2020 e 20 nel 2020). L'incremento nei numeri è dovuto anche a una maggiore propensione alla denuncia e all'emersione di un fenomeno drammatico e ancora sommerso nel nostro Paese. Un terzo delle vittime di matrimoni forzati è ancora minorenne e le regioni italiane nelle quali è registrata la maggior parte dei casi sono l'Emilia Romagna e la Lombardia.

Secondo il ministero dell'Interno, il 57% delle vittime straniere è di origine pakistana, mentre il 10% è di nazionalità albanese. Stando a quanto rilevato da Trama di Terre, molto attiva sul territorio emiliano, le ragazzine scomparivano da scuola verso la terza media.

I matrimoni forzati restano molto difficili da intercettare in Italia ed è difficile sostenere le vittime nel percorso di emancipazione. Il rifiuto dell'imposizione familiare è nella maggioranza dei casi una questione che riguarda anche e "soprattutto" la famiglia.

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