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Il leader della Nike, Philip H. Knight, dona 400 milioni all’Università di Stanford

I soldi finiranno nel fondo destinato tra l’altro a erogare borse di studio per creare la prossima generazione di leader mondiali. “L’università deve essere in grado di formare una élite in grado di fare davvero la differenza nel mondo” dice il ‘papà’ della Nike.
A cura di B. C.
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Philip H. Knight, 78 anni, cofondatore e presidente della celebre società di abbigliamento sportivo Nike, donerà  400 milioni di dollari (al cambio, oltre 360 mln di euro) alla Stanford University. Si tratta di una delle donazioni più alte di sempre mai fatte da singoli individui. Quei soldi andranno a finanziare un programma internazionale per preparare i leader di domani. Nello specifico, l’università utilizzerà queste donazioni per  il fondo dello Knight-Hennessy Scholars Program, destinato, tra l'altro, a erogare borse di studio in grado di competere con programmi di università rivali, come la Rhodes Scholarships della Oxford University, assegnata tra gli altri anche all'ex presidente americano Bill Clinton. Saranno cento gli studenti ammessi al programma ogni anno, dei quali un terzo scelti fra alunni di nazionalità statunitense, gli altri provenienti invece dal resto del mondo. Il piano comprende esperienze sul campo e corsi di leadership; temi centrali del master saranno i diritti umani, la medicina sostenibile, l’ecologia. L’apertura alle domande di iscrizione partirà nel 2017, e i corsi inizieranno l’anno successivo.

Il ‘papà' della Nike, leader nelle donazioni

Con la sua donazione, Knight ha fatto storcere il naso, o quantomeno sfigurare, altri magnati come Bill Gates, fondatore di Microsoft, che pure aveva donato 210 milioni di dollari per un programma di borse di studio biennali della Cambridge University, o l'amministratore delegato di Blackston Stephen Schwarzman che ha versato 100 milioni di dollari a sostegno di un programma della cinese Tsinghua University. In realtà il leader della Nike non è nuovo al mondo della beneficenza accademica: negli anni scorsi aveva già donato decine di milioni di dollari all’università dell’Oregon, dove ha studiato da giovane. E per quest’ultima donazione, è stato lui stesso ad ammettere che a convincerlo è stata la mentalità Come lui del presidente della Stanford, John Hennessy, secondo il quale “l'università deve essere in grado di formare una élite in grado di fare davvero la differenza nel mondo”.

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