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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

“Il killer di Pierina Paganelli è una persona alta”: gli esiti dell’autopsia della 78enne di Rimini

Secondo i primi esiti dell’autopsia, a uccidere Pierina Paganelli lo scorso 3 ottobre a Rimini sarebbe stata una persona alta almeno un metro e ottanta. Colpi sferrati da un coltello con lama da 15 centimetri.
A cura di Ida Artiaco
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È una persona alta l'assassino di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 3 ottobre nei sotterranei del complesso residenziale di via del Ciclamino a Rimini, dove viveva.

È quanto emerge dalle prime conclusioni a cui è arrivata la dottoressa Loredana Buscemi a cui il sostituto procuratore Daniele Paci ha affidato l'autopsia sul corpo della donna.

Il killer quindi è probabilmente una persona più alta della vittima e di almeno un metro e ottanta. Il tema dell'altezza del killer è ampiamente descritto nella relazione medico legale che a breve sarà depositata agli atti. Nel documento saranno precisati anche i colpi di fendente che approssimativamente attualmente vengono conteggiati in 29, tra lievi e più profondi, effettuati con un coltello dalla lama di 15 centimetri. I termini per depositare la relazione scadono la prossima settimana.

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Si ricordi che l'indagine della squadra mobile di Rimini ha posto sotto la lente di ingradimento fino ad oggi quattro persone, la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, e il fratello Loris Bianchi; la coppia di vicini di casa Louis Dassilva e Valeria Bartolucci, marito e moglie. L'uomo pare avesse una relazione proprio con Manuela. Ma non c'è ancora nessun nome iscritto nel registro degli indagati.

Negli ultimi giorni la squadra mobile di Rimini era tornata nel garage del condominio di via Del Ciclamino, dove Pierina è stata trovata cadavere, e nelle vicinanze della farmacia del quartiere. La telecamere e le presunte riprese del killer dopo la morte della pensionata, intorno quindi alle 22.20, sono al vaglio degli inquirenti.

Proprio oggi gli avvocati Marco e Monica Lunedei, difensori della famiglia della vittima, hanno fatto sapere di aver depositato in Procura ulteriori nomine a integrazione del numero delle parti offese (il fratello e le sorelle di Pierina, genero e nipoti). "Diamo atto dell'importantissimo sforzo investigativo compiuto dal magistrato e dalla Polizia Giudiziaria – scrivono -, che potrebbe non essere stato percepito dai non addetti ai lavori. Confidiamo che gli ultimi sviluppi, assieme alle indagini ripetute sul luogo del delitto ed ai risultati delle prove scientifiche, che si attendono a breve, possano fare definitivamente luce su questa intricata vicenda".

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