Il killer 16enne di Francesco: “Ho videochiamato il fratello, gli ho mostrato la mano insanguinata”
"Vieni a prenderti a tuo fratello, l'ho appena accoltellato. Portalo in ospedale". È cominciata così la videochiamata che il 16enne, reo confesso omicida del 17enne Francesco Pio D'Augelli, ha fatto al fratello della vittima poco dopo il delitto, avvenuto lunedì scorso.
I dettagli di quanto successo a San Severo, in provincia di Foggia, sono stati raccontati dal killer questa mattina durante l'interrogatorio di convalida del fermo tenutosi davanti al Gip del Tribunale per i Minorenni di Bari: il ragazzo lunedì scorso ha raggiunto Francesco Pio vicino la sua abitazione, in via Lucera, e l'ha colpito con un coltellata al fianco sinistro. Il probabile movente sarebbe la gelosia della vittima per alcuni messaggi che la fidanzatina si era scambiata mesi fa proprio con il 16enne. La vittima è deceduta prima dell'arrivo in ospedale.
Oggi, davanti al Gip il 16enne ha confermato la versione dei fatti fornita lunedì scorso in questura quando si è costituito, aggiungendo il particolare della videochiamata. A quanto si apprende, l'adolescente avrebbe inquadrato la sua mano insanguinata.
Il sedicenne ha anche affermato che tra lui e la fidanzatina del 17enne c'era stato solo uno scambio di messaggi via social e di non avere mai pensato di intraprendere una relazione con lei. Un particolare – emerge nell'interrogatorio – che il 16enne avrebbe anche ribadito domenica sera, giorno prima dell'omicidio, al fratello della vittima confermandogli che tra lui e la ragazzina non c'era mai stato nulla.
Così come ha più volte evidenziato di essere andato armato di coltello all'appuntamento con la vittima, ma che sperava che si chiarissero e il litigio terminasse lì. Al termine dell'interrogatorio il pm ha chiesto che il 16enne venga lasciato in carcere mentre i difensori dell'indagato hanno chiesto l'esclusione dei futili motivi e la riqualificazione dell'accusa in omicidio preterintenzionale. Il Gip si è riservato di decidere nelle prossime ore.