“Il Granchio Blu sta spaccando tutto, è un disastro”, Zaia lancia la caccia: raccolte 329 tonnellate
“I Granchi Blu stanno spaccando tutto, è un disastro”, è l’allarme lanciato dal governatore del Veneto Luca Zaia dopo gli ingenti danni causati da questo crostaceo già ribattezzato il "killer dei mari" perché onnivoro e dunque una minaccia per pescatori e allevamenti in mare ma anche per le specie marine autoctone. “Apre cozze, apre ostriche e mangia anche le reti, fa un disastro” ha spiegato Zaia in una conferenza nella sede della Giunta regionale a Venezia, convocata per annunciare una nuova caccia all’animale, importato per errore nei nostri mari e ormai diventato infestante, soprattutto in Adriatico.
Da inizio anno, solo in Veneto, ne sono state raccolte ben 329 tonnellate. Per questo già nelle scorse settimane Zaia aveva dichiarato lo stato di calamità, e chiesto lo stato di emergenza nazionale. La Regione intanto sta correndo ai ripari con una caccia su larga scala al granchio blu. Nelle prossime ore, infatti, davanti alle coste venete saranno installate 300 nasse per monitorare la diffusione del terribile crostaceo.
“Come Regione abbiamo già stanziato 80mila euro per i primi studi e dal governo c'è un buono stanziamento di 3 milioni” ha confermato infatti il Governatore, aggiungendo: “Abbiamo dichiarato lo stato di calamità il 24 luglio e chiesto lo stato emergenza nazionale. Ora partirà un progetto di posa di 300 nasse da parte di Arpav e Veneto Agricoltura, per monitorare la diffusione e la distribuzione della popolazione”.
Il granchio blu è una specie aliena nei nostri mari dove è arrivato circa dieci anni fa dalle coste occidentali dell'Atlantico attaccato alle navi. Da alcuni anni però ha proliferato e ormai colonizzato diverse coste italiane mettendo a rischio la pesca e le specie nostrane. Tra veneo e Romagna molti pescatori non trovano niente e non riescono a calare le reti perché questi granchi sono in grado di tagliarle. Nel decreto legge Omnibus il governo ha messo a disposizione 2,9 milioni di euro per i consorzi e le imprese specializzate, affinché lo catturino e ne contengano la diffusione.