Il Governo boccia la legge della Liguria sulla cannabis terapeutica
Erano in molti a temerlo e così è stato, oggi il 47esimo Consiglio dei Ministri dell'era Monti su proposta del ministro degli Affari regionali, turismo e sport, Piero Gnudi, ha bocciato la legge Regionale della Liguria n.26 del 3 agosto 2012 che dava il via libera ai derivati della cannabis per uso terapeutico. Nel breve CdM durato circa un'ora e presieduto dal Ministro più anziano, Piero Giarda, in assenza del Presidente del Consiglio in missione all’estero, il Governo ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la legge varata all'inizio di agosto. Il provvedimento sulle “Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche” per l'Esecutivo infatti contiene alcune disposizioni in contrasto con le norme statali di principio in materia di tutela della salute. Nulla di fatto dunque per la Liguria che era stata la seconda Regione ad approvare la cannabis per scopi medici, ora tutto sarà rimandato a data da destinarsi in attesa della sentenza della Consulta. Eppure erano in molti a temere un intervento del Governo su una questione molto delicata come l'uso di cannabinoidi. Per questo ad esempio anche in Veneto, la terza Regione ad approvare una legge in merito, il provvedimento ha avuto una lunga gestazione per evitare un'impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri.