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Omicidio Lorys Stival

Il giudice dà ragione a mamma Veronica Panarello: “Sì a notizie e foto del fratellino di Lorys”

Un precedente provvedimento del Tribunale dei minori definiva la donna ‘Inidonea alle cure’. Da oggi Davide Stival, l’ex marito, è tenuto a fornirle con regolarità notizie e foto del figlioletto più piccolo. La donna è stata condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio del piccolo Lorys.
A cura di Angela Marino
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veronica panarello
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Veronica Panarello, condannata in primo grado a trent’anni per l’omicidio del figlio Lorys, dovrà avere regolarmente notizie dell'altro figlio. Nel ribadire i diritti della giovane mamma di Santa Croce Camerina a ricevere notizie del figlio minore, il giudice del tribunale dei minori "prescrive (all'ex marito Davide) Stival di informare Panarello Veronica tramite lettera e con cadenza mensile, sull’andamento della vita del figlio inviando, almeno con cadenza trimestrale, una o più fotografie del bambino". Dunque, sebbene un precedente provvedimento avesse vietato alla donna di chiedere notizie del bambino, regolando anche i contatti indiretti in quanto definita ‘non idonea alle cure', adesso il diritto di Veronica ad avere notizie viene sottolineato. "In caso di eventi eccezionali o di particolare significato quali (ad esempio) la prima comunione di una malattia, un premio – stabilisce il giudice – la madre dovrà essere prontamente avvisata".

L'omicidio del piccolo Lorys Stival, che ha sconvolto l'Italia, risale al 29 novembre 2015. Quello stesso giorno mamma Veronica denuncia la scomparsa del bimbo, il cui corpo viene trovato alcuni giorni dopo da un cacciatore. Lorys, 8 anni, è morto strangolato. Poco meno di un mese dopo il ritrovamento, la giovane mamma viene arrestata con l'accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Veronica Panarello è stata condannata con sentenza di primo grado a trent'anni di reclusione. L'assenza di un movente del delitto è l'arma che i difensori della mamma siciliana si riservano di usare alla prossima udienza d'appello.

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