Il giorno del verdetto per Amanda Knox e Raffaele Sollecito: la sentenza arriverà stasera
Penultima puntata del delitto Meredith Kercher. È infatti prevista per stasera la sentenza finale del processo d’appello per l’omicidio della studentessa inglese avvenuto la sera del primo novembre 2007 a Perugia.
Nelle settimane scorse abbiamo seguito le fasi del processo che hanno condotto ad una nuova richiesta di ergastolo dell’accusa e una pronta risposta di assoluzione della difesa di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito. Oggi in aula non saranno presenti solo i due imputati con i rispettivi cari (in più per Amanda anche innumerevoli giornalisti e fotografi americani pronti a riportarla a casa) ma ci sarà anche la famiglia di Meredith, forse messa troppo da parte nell’ultima fase di un processo che si è concentrato soprattutto sulla difesa dei due ex fidanzati.
La madre e la sorella della vittima sono attese in giornata a Perugia: la loro speranza è ritrovare, facendo giustizia, la pace dopo l’assurdo assassinio della ragazza. Allibite per le voci di assoluzione che riguardano Amanda e Sollecito, Arline e Stephanie Kercher fanno sapere, attraverso il loro avvocato, di desiderare “il silenzio totale per permettere ai giudici di emettere la sentenza liberamente”. Arriveranno a Perugia cariche si speranza così come le famiglie di Amanda e Raffaele, pronti a sentir cadere tutte le accuse nei confronti dei loro figli, tenuti in carcere ingiustamente, secondo loro, già da quattro anni.
Una storia che va avanti da quattro anni ma dall’esito tutt’altro che scontato
Quattro lunghi anni che hanno visto un accusato a 16 anni col rito abbreviato, Rudy Guede, e una sentenza di primo grado per Amanda e Raffaele per 26 e 25 anni ciascuno. Quattro anni durante i quali però più volte abbiamo assistito a dei colpi di scena. Se è vero infatti che i due imputati sono stati già accusati con delle prove che, fino ad ora, sembravano piuttosto schiaccianti è anche vero che oggi tutto potrebbe ribaltarsi.
La difesa di Amanda e Sollecito ha giocato, infatti, sulla non attendibilità dei riscontri dei periti sui reperti che, in primo grado, avevano portato all’accusa dei ragazzi. I professori Stefano Conti e Carla Vecchiotti hanno analizzato nuovamente il coltello, ritenuto l’arma del delitto, e il gancetto del reggiseno di Meredith che la ragazza indossava la sera del suo omicidio. Sul primo la polizia aveva individuato il dna di Amanda sull’impugnatura e quello della vittima sulla lama mentre sul reggiseno erano state trovate tracce di Raffaele. Il cattivo stato però dei reperti non ha consentito ai periti di fare ulteriori indagini per cui le loro conclusioni parlano appunto di non attendibilità delle prove. Conclusioni che alleggeriscono notevolmente le posizioni di Amanda e Raffaele e che i giudici della corte d’assise e d’appello non potranno non considerare.
Al contempo però sono anche altre le accuse mosse contro i due giovani, dalla falsa denuncia iniziale di Amanda contro Patrick Lumumba o dalle impronte di Raffaele in casa di Meredith così come dai testimoni che hanno dichiarato di averli visti in quella casa.
La sentenza, che arriverà in diretta televisiva, è prevista per la serata o la nottata di oggi. L’attenzione mediatica, italiana, inglese e americana, continua ad essere fortissima: sono quattrocento i reporter accreditati per seguire l’ultimo capitolo di questa terribile storia.
Il giorno del verdetto per Amanda Knox e Raffaele Sollecito
Stamattina Amanda e Raffaele hanno rilasciato le loro dichiarazioni spontanee