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Il giallo di Virginia, vaccinata con più dosi. Pregliasco: “Sta bene”. La madre: “Non sta in piedi”

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco Virginia, la ragazza toscana che ha ricevuto un'”overdose” di vaccino Pfizer, “sta bene” e ha valori “più che buoni”. Sua madre, però, ha smentito: “In questo momento Virginia non sta in piedi. Ha continui giramenti di testa, lividi alle gambe e il livello delle piastrine è basso”.
A cura di Davide Falcioni
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Virginia, la ragazza toscana che ha ricevuto un'"overdose" di vaccino Pfizer, "sta bene": a confermarlo il professor Fabrizio Pregliasco, secondo cui i parametri della giovane "sono più che buoni" e "al di là dello spavento non ci saranno possibili danni perché nella fase uno della sperimentazione una quota parte dei volontari aveva subito concentrazioni più alte di vaccino". Il virologo ha quindi aggiunto che quello della studentessa toscana non è stato un caso isolato visto che anche in Germania si sono verificati otto casi simili che, come per Virginia, si sono risolti positivamente. "Detto questo – ha spiegato Pregliasco  a Sky Tg24 – stiamo lavorando tutti ad aumentare l’indice terapeutico di sicurezza del vaccino per aumentare il numero di persone che vogliono vaccinarsi".

In realtà quello di Virginia si configura come un piccolo "giallo". Mentre il dottor Pregliasco ha comunicato che la ragazza è in forma la madre della 23enne ha parzialmente smentito: "Le sue parole che ci fanno ben sperare per il futuro – ha raccontato al Corriere della Sera – ma purtroppo in questo momento Virginia non sta in piedi. Ha continui giramenti di testa, lividi alle gambe e il livello delle piastrine è basso. Ha dovuto anche rinunciare allo stage universitario per il quale era stata vaccinata. Probabilmente il professor Pregliasco, che visiterà per la prima volta mia figlia venerdì prossimo, non ha ancora tutti i dati a disposizione. E anche sulla quantità di vaccino ricevuto non c’è chiarezza. Sul referto di mia figlia c’è scritto che le sono state inoculate in una sola volta sei dosi e non quattro come sostiene adesso l’ospedale senza però un documento ufficiale".

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