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Il giallo di Melania Rea: sulle tracce del complice di Salvatore Parolisi

Secondo l’accusa Salvatore Parolisi non ha fatto tutto da solo. In particolare, nei giorni successivi alla scomparsa di Melania Rea si sarebbe servito di un complice cui avrebbe affidato il compito di depistare le indagini attraverso il vilipendio del cadavere della moglie.
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bosco casermette

Dopo l'arresto di Salvatore Parolisi, i fascicoli relativi al delitto di Melania Rea sono passati nelle mani della Procura di Teramo, in quanto il procuratore di Ascoli nel medesimo documento si dichiarava incompetente per territorio. La relazione sull'autopsia condotta dal medico legale Adriano Tagliabracci ha accertato che Melania è stata uccisa sul luogo del ritrovamento, accanto allo chalet del bosco delle Casermette di Ripe di Civitella. Lì, dove erano solite allenarsi le allieve della caserma Clementi, dove prestava servizio l'istruttore Parolisi, la giovane vita di Melania è stata stroncata con ferocia, con oltre 30 coltellate. Ieri, la Procura di Teramo ha confermato al richiesta d'arresto per Salvatore Parolisi

Secondo il medico legale, inoltre, il corpo di Melania avrebbe subito anche un'aggressione post mortem, un vilipendio atto a depistare le indagini. Per questo, l'accusa è convinta del fatto che nei giorni della scomparsa Salvatore Parolisi non abbia fatto tutto da solo, affidando a qualcun altro il compito di martoriare nuovamente il corpo senza vita di sua moglie.

Per scoprire chi possa aver appoggiato Salvatore Parolisi, la Procura sta vagliando diverse piste, non ultima quella del cellulare di Melania. Nelle prime fasi dell'indagine, infatti, venne fuori che il telefonino della giovane di Somma Vesuviana era stato riacceso (e poi spento) proprio la mattina del 20 aprile scorso, a poche ore del ritrovamento. I dubbi degli inquirenti si concentrano, dunque, anche sul misterioso telefonista che ha dato l'allarme sul ritrovamento del cadavere. Proprio a tal proposito, nei giorni scorsi la Procura di Teramo ha chiesto a tv e siti Internet di farsi carico della diffusione dell'audio di quella misteriosa telefonata. Al momento, però, nonostante i numerosi appelli, dell'uomo dalla voce ansiosa con inflessioni dialettali non c'è neanche l'ombra. E giorno dopo giorno, l'omicidio di Melania Rea sembra essere sempre più spaventosamente lontano da una sua rapida soluzione.

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