Il giallo di Alex Marangon, trovate tracce sospette nell’auto: gli ultimi sviluppi sul caso
La morte di Alex Marangon resta ancora un giallo e si continua a indagare per cercare di capire cos’è successo al barman 26enne veneziano trovato morto poco dopo aver partecipato a una festa sciamanica tenutasi nell’abbazia Santa Bona di Vidor (Treviso).
In questi giorni i militari sono tornati a fare degli accertamenti nell’auto della vittima, trovata parcheggiata fuori dall’abbazia. Finora il veicolo era rimasto ai margini delle indagini ma adesso è stato messo sotto la lente degli investigatori dato che all'interno sono state trovate tracce sospette. Potrebbe essere sangue: le tracce dovranno essere analizzate e confrontate con altri elementi raccolti nell’abbazia.
A notare in questi giorni quella macchia in auto sarebbero stati gli stessi genitori del giovane che hanno allertato i carabinieri. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo ma quel che emerge è che l’eventuale presenza di una macchia di sangue in auto potrebbe far ipotizzare una fuga del ragazzo ferito prima di perdere la vita.
Al momento l’indagine è per omicidio volontario, mentre si attende ancora di capire se Alex avesse assunto droghe la sera in cui è morto. Tutti i partecipanti all’evento nell’abbazia, tranne i curanderos, hanno partecipato all’esame del capello per capire l’attitudine all’uso di droghe, un esame che permetterà anche di capire se erano state assunte in quei giorni sostanze con effetti simili all’ayahuasca.
Intanto, come riportano i quotidiani locali, è attesa in questi giorni una memoria scritta di pugno dai due curanderos colombiani Jhonni Benavides e Sebastian Castillo che per la prima volta dovrebbero spiegare quello che è successo alla festa nell’abbazia di Vidor la notte tra il 29 e il 30 giugno scorso, l’ultima appunto di Marangon in vita.