Il giallo dell’auto di Filippo e Giulia: la Fiat Punto avvistata ancora, ricerche da Fossò all’Austria
Si allargano le ricerche di Filippo Turetta e Giulia Cecchettin, i due ex fidanzati 22enni scomparsi da sabato 11 novembre in Veneto, dove vivono con le loro famiglie. Fonti inquirenti hanno confermato a Fanpage.it che le forze dell'ordine sono a lavoro non solo nella provincia di Venezia, ma anche in quella di Padova, Treviso e Pordenone per trovare i due giovani.
Oggi, in particolare, l'attenzione sarà tutta concentrata su una porzione di territorio del Veneziano dove sono già in corso le operazioni di ricerca con un dispositivo imponente che durante tutta la giornata sarà dislocato dalla zona industriale di Fossò fino a Zero Branco percorrendo la noalese. Si tratta di un'area estesa che da questa mattina gli inquirenti andranno a controllare, con l'ausilio dei reparti specializzati, delle unità cinofile dell'Arma dei Carabinieri e il supporto dei Vigili del Fuoco e della Protezione civile per raggiungere un risultato.
Le ricerche sono oggi concentrate in questa zona perché, avendo rilevato l'ultima presenza dei due fidanzati proprio nell'area industriale di Fossò, si sta ripercorrendo quel tratto di territorio che è stato battuto dai due sabato scorso per poi dirigersi altrove.
Il giallo dell'auto diretta verso l'Austria
Stando a quanto riportano LaPresse e alcuni quotidiani locali, la targa della Fiat Punto del ragazzo sarebbe inoltra stata tracciata verso l'Austria ieri sera, anche se la notizia non è confermata da fonti inquirenti.
L'allerta sarebbe stata segnalata dal sistema Targa System, lo stesso che aveva già fotografato la targa (FA015YE) tra il Vigonovo e Treviso, vicino al fiume Brenta e la foresta del Cansiglio. Nella mattinata di ieri la vettura sarebbe stata avvistata a San Candido, in Alto Adige, in direzione Austria. Al momento non vi è la certezza che l'auto abbia lasciato l'Italia ma le autorità avrebbero diramato l’alert anche alle forze di polizia estere e, in particolare, a quelle austriache.
Anche sulle Dolomiti di Sesto sarebbero in corso ampie ricerche dei due giovani scomparsi. Alle operazioni partecipano i vigili del fuoco, il soccorso alpino e la Guardia di finanza. Si stanno controllando tutte le strade, anche quelle sterrate, che portano in quota, nella speranza di localizzare la macchina del ragazzo.
L’altro portale che conferma il passaggio della Punto è quello di Ospitale, nel Bellunese, domenica mattina alle 9.07, a circa 72 ore di distanza la segnalazione di San Candido che aprirebbe all’ipotesi espatrio e che confermerebbe, comunque, che la Punto sarebbe ancora in movimento. Ma anche in questo caso mancano le conferme.
Le parole dei genitori di Filippo e Giulia
Sempre ieri i genitori di Giulia hanno portato ai carabinieri il computer che sua figlia usava in casa. Sono stati convocati in caserma anche i due fratelli Elena e Davide. "Non ci sono novità, non ho nulla da aggiungere, continuiamo a cercarli", ha detto Gino, padre di Giulia, davanti ai cronisti. Anche il papà di Filippo, Nicola, ha parlato con la stampa, ribadendo che il figlio "non è un mostro, non avrebbe mai fatto del male a Giulia", ricordando che i due si erano separati "ma si volevano bene".
L'avvocato Stefano Tigani, che sta assistendo la famiglia di Giulia Cecchettin, oggi ha ribadito che "non abbiamo dati certi, nemmeno per affermare che Giulia, in ipotesi, sia trattenuta dall'ex fidanzato contro la sua volontà. Ma non vi è neppure alcun elemento contrario per dire che i ragazzi non siano vivi". Tigani non commenta neppure le indiscrezioni su presunti avvistamenti nel Nord Italia della Fiat Punto su cui si trovavano i due ragazzi. Conferma però che, dalle informazioni date alla famiglia, si ritiene che l'ultima rilevazione elettronica attendibile del passaggio della vettura risalga a domenica mattina, intorno alle ore 9, sulla strada (la 51 di Alemagna) che da Cortina porta a Dobbiaco.