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Il giallo della morte di Marco, travolto da un treno: resta aperta la pista dell’omicidio

L’autopsia su Marco Cestaro, 17enne veneto morto lo scorso gennaio, non ha fornito certezze su quanto accaduto ma ha aperto scenari diversi dall’ipotesi di suicidio. La perizia medico legale dice che i traumi riscontrati appaiono compatibili anche con un omicidio.
A cura di Susanna Picone
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“Mio figlio è stato ammazzato. Non ha nemmeno toccato quel treno. Per me non si è suicidato. Questa è la mia convinzione e andrò fino in fondo”, così la mamma di Marco Cestaro – il diciassettenne trevigiano investito da un treno lo scorso gennaio poco lontano dalla stazione di Lancenigo di Villorba (Treviso) – parlava subito dopo la morte di suo figlio. Non credeva al suicidio allora e non ci crede adesso quando nemmeno la perizia medico legale ha fornito certezze su quello che è accaduto, ma al contrario fa pensare a scenari anche molto diversi dall’ipotesi di un suicidio e, appunto, anche a un omicidio. A scrivere della relazione di Alberto Furlanetto, il medico patologo incaricato dal pm Anna Andreatta di eseguire la perizia medico legale sul corpo di Marco Cestaro, sono i quotidiani locali.

La perizia non scioglie i dubbi – Il medico legale – si legge su TrevisoToday – chiarisce che “la morte di Marco è stata dovuta a edema e ischemia cerebrale con emorragia subaracnoidea in politrauma”. Per il medico “le eventuali condotte omissive del personale ferroviario non hanno avuto incidenza sul determinismo della morte e non vi è alcuna evidenza che un intervento tempestivo dei soccorsi avrebbe potuto comportare un esito differente”. Dopo la morte del ragazzo erano stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo tre ferrovieri. Il medico ha inoltre spiegato che “dal punto di vista della dinamica degli avvenimenti, la lesività riscontrata appare compatibile con più ricostruzioni”. Alcune circostanze rimangono insomma di difficile spiegazione anche se, pur con qualche dubbio, per l’esperto la più probabile resta l’ipotesi del suicidio.

La famiglia del giovane chiede altre indagini – “Speravamo che la perizia medico legale sciogliesse i dubbi sulla morte di Marco e invece no, anzi, ha confermato tutte le circostanze poco chiare su cui abbiamo battuto fin da subito, a partire dal fatto che, se mio figlio fosse stato travolto dal treno, il suo corpo non ne sarebbe uscito così integro e con determinate ferite altresì inspiegabili”, ha detto la mamma della vittima, Anna Cattarin. “Questa perizia non fa che rafforzare in noi la certezza che Marco sia stato massacrato e ucciso e, dico di più, a mio avviso il treno non l'ha neppure toccato”, ha aggiunto la donna che confida nel fatto che la Procura decida di non archiviare il caso e disponga altre indagini.

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