Il giallo del paese dei gatti spariti: “Quasi 50, forse uccisi e spacciati come carne di coniglio”
Quasi cinquanta gatti domestici spariti nel nulla da inizio estate, gli ultimi due appena qualche giorno fa. È un vero e proprio giallo quello che si sta consumando a Lesignano De' Bagni, un piccolo comune in provincia di Parma: in poco più di tre mesi sono scomparsi misteriosamente fin troppi felini per pensare che sia solo una coincidenza. “Sono tutti gatti che vivono in casa, che non escono dal loro giardinetto o comunque restano nelle zone limitrofe” spiega Luana Giusti, veterinaria e residente di Lesignano, che dal 13 luglio non ha più notizie di Aria, la sua gattina, e che da tempo si sta impegnando in prima persona per cercare di mobilitare cittadini, autorità e forze dell'ordine per provare a risolvere questo mistero, con tanto di mappatura delle sparizioni. Avvengono prevalentemente in alcune frazioni, ma non solo. Anzi, persino in alcuni paesi limitrofi si starebbero registrando episodi simili.
Come racconta ancora la veterinaria, oltre alla grande maggioranza di gatti domestici, pertanto tutti “sterilizzati, pasciuti e ben nutriti, e quindi senza alcun motivo per allontanarsi”, a sparire sono anche alcuni esemplari delle colonie feline. Ma non fa molta differenza. Il punto è sempre lo stesso: “Non riusciamo a capire cosa sta succedendo e non riusciamo a fermare queste sparizioni. Normalmente scompaiono a tarda notte -continua- e ad onore del vero abbiamo trovato solo un gatto evidentemente sbranato da un animale selvatico, mentre di tutti gli altri non è mai stato trovato nulla”. Niente resti, niente impronte di lupi, ad esempio, e niente segni che possano aiutare le ricerche. Un paio di anni fa, sempre a Lesignano, erano già avvenute strane sparizioni di felini, ma alla fine si era riusciti a individuare un soggetto che si intrufolava nei giardinetti delle tante abitazioni circondate dal verde in paese per rubare degli esemplari che poi venivano utilizzati per l'allenamento dei cani da combattimento, ma questa volta pare che la pista da seguire sia un'altra. Quale, non è ancora dato sapere.
Non essendo gatti di razza, è improbabile la loro rivendita nel mercato nero degli animali domestici o delle pellicce, mentre in paese, raccontano sia Giusti che Emanuela Zoppi, anche lei proprietaria di gattini scomparsi in cerca di verità, da un po' di tempo gira una strana voce e cioè che ci sia dietro qualcuno disposto a rivendere la carne felina spacciandola per quella di coniglio. “Spero che non sia vero: questi gatti fanno parte della nostra famiglia -dice Emanuela, che da un paio di settimane non ha più notizie di Mimì, esemplare di appena un anno- e non possiamo pensare che possano aver subito torture o qualcosa di molto brutto. Preferisco immaginare che sia passato un lupo, perché in quel caso è la natura che fa il suo corso e quindi ci sta. Ma che ci sia la mano dell'uomo per essere torturati o mangiati è una cosa che non si può proprio pensare”. “La questione è seria, anche se non parliamo di gatti di valore sono animali che rappresentano un bene per le persone -ribadisce invece Luana Giusti-. Hanno un impatto emotivo molto importante, sono membri della famiglia, senza dimenticare che a tutti gli effetti, anche dal punto di vista legale, l'animale è considerato una proprietà, dunque la loro sparizione andrebbe approfondita”.
“Tutto può essere, ma non è detto che ci sia dietro la mano dell'uomo o se sia opera di animali selvatici. Quello che spero è riuscire a venire a capo velocemente di questa triste vicenda, che purtroppo sta facendo parlare molto del nostro comune, quando invece dovrebbe essere conosciuto per tante altre cose. Dalla food valley alla bellezza del paesaggio, alla cultura” dice infine Sabrina Alberini, sindaca di Lesignano, la quale invita tutti i concittadini a collaborare, segnalando e denunciando anomalie in paese o vicino casa, e soprattutto a non creare allarmismo. Anche lei, padrona di Brigitte Bardot, detta B.B., è fra chi non vede più il suo esemplare felino in casa da giorni. “Cerco di astrarmi in qualche modo dall'aspetto più emozionale per provare in modo oggettivo di far fronte a questo problema -conclude-. Spero fortemente di venire a capo di questo mistero”.