Il giallo del cadavere decapitato nel bosco: nessuna ipotesi esclusa, si indaga
Sembrerebbe un giallo difficile da risolvere quello del cadavere ritrovato la mattina di venerdì scorso, giorno dell’Immacolata, sulle colline vicino a Livorno, nella Valle Benedetta. A trovare il corpo, in avanzato stato di decomposizione, e con la testa solo ad alcuni metri di distanza, è stato un cercatore di funghi, che subito ha lanciato l’allarme chiamando la Polizia.
Se per gli inquirenti si tratta di un vero e proprio giallo è perché non ci sarebbero elementi utili all'identificazione della vittima e il volto è irriconoscibile al punto che non è possibile risalire né all’età né al sesso, anche se sembra che indossasse abiti maschili.
Il cadavere è stato trovato non lontano da un cimitero, tra le sterpaglie riverso in un dirupo, questo ha fatto ipotizzare possa appartenere anche a una persona deceduta e sepolta nel camposanto, magari riesumata male nel corso degli anni e finita giù nel dirupo. Ma ci sono anche altre ipotesi , che per ora non vengono scartate, come ad esempio la morte in seguito alla caduta nel dirupo o anche il gesto volontario.
Dai primi rilievi è emerso che il cadavere era quasi ridotto a uno scheletro. E questo vuol dire che la morte risale a diverso tempo fa, mesi se non anni. Proprio perché il corpo deve essere rimasto per molto tempo lì dove è stato ritrovato al momento non si esclude neanche che la decapitazione sia opera di animali. A indagare sul caso è la squadra mobile della Polizia di Stato.
Tutte le ipotesi sono al vaglio degli investigatori che non escludono nessuna pista. Gli approfondimenti del medico legale, già avviati e previsti ancora nei prossimi giorni, potranno fornire risposte utili alla polizia per definire l'identità del cadavere. Intanto, come sempre accade in casi del genere, sono in corso verifiche sulla lista degli scomparsi nella zona.