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Il giallo dei coniugi uccisi in casa, esclusa ipotesi rapina. Il fratello: “Nessuno ci voleva male”

Antonio Calò e la moglie Caterina Martucci sono stati trovati morti nel loro casolare a Serranova, frazione di Carovigno (Brindisi). A scoprire i corpi il fratello dell’uomo: “Non ha mai fatto male a nessuno. Non aveva soldi”.
A cura di Susanna Picone
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Le vittime
Le vittime

È giallo sul movente del duplice omicidio avvenuto in un casolare di campagna a Serranova, frazione di Carovigno (Brindisi). Antonio Calò, 70 anni, e la moglie Caterina Martucci, 64 anni, sono stati trovati morti.

Lui è stato ucciso con un colpo di fucile, almeno due hanno raggiunto la donna. Il cadavere dell'uomo era riverso a terra in soggiorno, la moglie era nella camera da letto. Entrambi pensionati, marito e moglie da sempre vivevano in quel casolare. Non avevano figli e l’uomo in estate saltuariamente faceva il parcheggiatore in un locale non lontano da casa.

Erano persone tranquille, secondo chi li conosceva. Gli inquirenti, pur non escludendo ancora nessuna pista, sembrano scartare l’ipotesi della rapina finita male. La casa dove abitava la coppia, infatti, non è stata messa a soqquadro. Nessuna traccia neppure dell'arma usata per uccidere i due coniugi. E secondo il fratello dell’uomo nessuno avrebbe voluto far del male alla coppia.

Il luogo del delitto
Il luogo del delitto

Il racconto del fratello dell'uomo ucciso nel casolare

"Mio fratello non ha mai fatto male a nessuno. Non aveva soldi. Non so cosa sia potuto accadere. Perché hanno fatto tutto ciò? Sicuramente è l'opera di un pazzo", la testimonianza dell’uomo anche alle forze dell’ordine.

È stato lui, preoccupato perché non riusciva a mettersi in contatto con la coppia, ad accorgersi dell’accaduto. "Erano in un lago di sangue", ha riferito il fratello Carmelo ai giornalisti. "Mio fratello era steso a terra all'ingresso, l'ho visto appena ho aperto la porta e acceso la luce, mia cognata invece, era riversa sul pavimento della camera da letto". "Nessuno ci voleva male, a nessuno hanno e abbiamo fatto del male", ha detto ancora.

La Procura di Brindisi, che coordina le indagini, disporrà le autopsie per acquisire nuovi elementi. Il casolare resta sotto sequestro in vista di un nuovo sopralluogo degli investigatori che sono anche alla ricerca di telecamere funzionanti nella zona.

Intanto, per i funerali della coppia, è stata avviata una raccolta fondi. L'iniziativa è stata lanciata dal titolare di un esercizio commerciale presente a Serranova.

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