Il figlio pubblica sui social bombe Maradona, il padre condannato a 3 mesi di carcere
Il figlio pubblica su Instagram foto di botti di Capodanno, per questo suo padre è stato condannato. È successo a Sulmona, in provincia de L'Aquila, dove nel pomeriggio un uomo di 51 anni è finito davanti al giudice per il reato di commercio abusivo di materie esplodenti. I fatti risalgono alla serata di Santo Stefano del 2021.
Secondo l'accusa l'uomo, senza licenza specifica che deve essere rilasciata dalle autorità competenti, avrebbe conservato nel garage della sua casa sulmonese ben 98 confezioni di materiale esplodente "D10s", la cosiddetta bomba dedicata a Maradona. Una sorta di "cobra", ma rivestito con i colori della Nazionale Argentina e la scritta D10s, in cui la parola spagnola Dios si fonde col numero 10, quello che l'asso argentino portava sulla maglia.
Un petardo piuttosto pericoloso secondo la Guardia di Finanza di Sulmona, che si recò a casa dell'uomo per sequestrare tutte le confezioni. Ad attirare l'attenzione delle Fiamme Gialle, impegnate nelle verifiche per la sicurezza e la legalità dei botti, era stato proprio il post sui social pubblicato dal figlio dell'uomo.
Il 51enne dal canto suo si era giustificato affermando di non conoscere né la provenienza né la pericolosità dei prodotti che aveva acquistato in quel periodo per la consuetudine degli spari di Capodanno. Una giustificazione che non gli ha evitato la condanna a tre mesi di carcere e 200 euro di ammenda. Pena sospesa.