Il figlio muore, la mamma: “Usano le sue foto su un profilo falso con contenuti porno”

Quella di Michael Groppello è una storia triste e amara: il ragazzo, 20 anni, il 17 giugno scorso, è deceduto in seguito ad un incidente stradale sulla Tangenziale di Mestre. Come se non bastasse la perdita di un figlio, sua madre Monia ha scopre che il profilo Facebook del giovane è stato clonato. La donna ha presentato denuncia alla polizia postale e segnala tutto alla direzione del social network che, però, ha cancella il profilo originale e non quello falso. Nella sua breve vita, Michael si era dedicato agli studi, ma la sua grande passione era il calcio: era un tifosissimo del Venezia fc, sempre presente allo stadio, sia in casa, sia in trasferta. La madre ha spiegato come la pagina Facebook del figlio fosse uno strumento di consolazione per lei ed il marito che, in questi drammatici mesi, hanno potuto capire quanto fosse grande l’affetto che i suoi amici provavano nei suoi confronti e rivivere gli anni vissuti insieme anche attraverso i post e le foto del passato.
Ma improvvisamente qualcuno ha rubato proprio quegli scatti per creare un falso profilo con contenuti erotici: “Poco dopo la morte di Michael – racconta la donna al Gazzettino – la pagina personale di mio figlio è stata trasformata in commemorativa senza che nessun familiare lo richiedesse. Certo sarebbe stato bello poter continuare a leggere i messaggi che arrivano anche in privato ma a noi, alla fine, andava bene lo stesso perché si potevano ugualmente vedere le sue foto ed i suoi post. Una grande fetta della sua e della nostra vita che sarebbe rimasta a disposizione di tutti”. Lo scorso 23 settembre Monia si è accorta che qualcuno aveva creato un falso profilo utilizzando le foto del figlio, così ha contattato l’amministrazione del sito affinché chiudessero la pagina fake: “Abbiamo scoperto che una persona ha usato le foto e il nome di mio figlio per creare un profilo falso, collegato a contenuti a dir poco irriguardosi, al limite del pornografico. Abbiamo subito segnalato a Facebook la cosa e presentato denuncia alla Polizia Postale”.
La donna però ha avuto un’amara sorpresa: “Pensavo che bastasse questo per bloccare il profilo pirata, ma dopo due giorni, era il 25 settembre, mi sono trovata il profilo in memoria di Michael Groppello disabilitato, chiuso da Facebook dicendo che lui si era finto un'altra persona”. Monia però non vuole darsi per vinta: “Intanto vorrei sapere come poteva mio figlio creare un altro profilo a suo nome visto che da quello commemorativo non si può interagire e visto che lui non c'è più dice stizzita Comunque non mi sono arresa”.