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Omicidio Saman Abbas

Il fidanzato di Saman Abbas: “Non mi importa niente della mia vita, possono anche uccidermi”

Le ultime notizie sul caso di Saman Abbas: si allarga il campo delle ricerche del corpo della diciottenne di origine pachistana scomparsa da due mesi da Novellara, nella Bassa Reggiana. In queste ore ci si concentra su un piccolo bosco. “Non mi importa niente della mia vita, possono anche uccidermi”, così intanto il fidanzato.
A cura di Susanna Picone
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“Non mi importa niente della mia vita, possono anche uccidermi”. A pronunciare queste parole è il fidanzato di Saman Abbas, la diciottenne di origini pachistane di Novellara (Reggio Emilia) di cui non si hanno più notizie da ormai due mesi. Il fidanzato di Saman, che come è noto ha dato l’allarme quando non ha avuto più notizie della fidanzata e che ha raccontato in queste settimane delle minacce ricevute dalla famiglia della ragazza, è tornato a parlare ai microfoni della trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”, in onda mercoledì con una nuova puntata. Il giovane, un ventunenne pachistano come la vittima, prima ancora della scomparsa di Saman aveva presentato una denuncia dicendo che il padre della ragazza con altre persone si era presentato a casa dei suoi genitori minacciandoli: "Se tuo figlio non lascia Saman sterminiamo tutta la famiglia", così il padre della vittima. Lo stesso ragazzo sembrava consapevole dei problemi nelle famiglia della diciottenne tanto da invitarla a recarsi dai carabinieri. Ma Saman, secondo la ricostruzione degli inquirenti, non ce l’ha fatta a mettersi in salvo: i suoi stessi familiari l’avrebbero uccisa dopo che la diciottenne si era opposta a un matrimonio combinato in Pakistan.

Ultime notizie Saman Abbas: ricerche del corpo in un bosco

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Intanto a Novellara vanno avanti le ricerche del corpo di Saman Abbas. In particolare i Carabinieri proseguono con le perforazioni e i carotaggi di tutte le serre e le aree ad oggi non ancora esplorate, che sulla base delle evidenze raccolte potrebbero essere state utilizzate come luogo per occultare il cadavere della giovane donna. L'attività sarà come di consueto propedeutica al successivo impiego delle unità cinofile che già questa mattina sono all’opera. Inoltre i Carabinieri stanno iniziando ad allargare il raggio d'azione a circa un chilometro dall'azienda agricola dove lavoravano i parenti della diciottenne. La zona battuta insieme ai cani dell'unità cinofila di Bologna è quella di un piccolo bosco. Verranno analizzati anche i risultati delle indagini svolte con l'elettromagnetometro, che continuerà a essere utilizzato anche nelle aree non ancora scandagliate. Per la morte di Saman sono indagati i genitori, scappati in Pakistan secondo il quadro accusatorio, lo zio – forse in fuga in Europa – e due cugini di cui uno in carcere in Italia.

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