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Il Fatto Quotidiano aumenta il fatturato e “premia” i dipendenti

Il Fatto Quotidiano, giornale nato nel 2009 e diretto da Antonio Padellaro, ha conseguito nel 2010 un utile netto di circa 10 milioni di euro, distribuendo ai lavoratori 8000 euro a testa.
A cura di Alfonso Biondi
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Non solo Antonio Padellaro, Peter Gomez, o il noto volto di Annozero Marco Travaglio. Anche  tanti giornalisti che sanno fare bene il loro mestiere sono alla base del grande successo de Il Fatto Quotidiano, un progetto nato tra maggio e settembre 2009 e ora, a distanza di poco tempo, un quotidiano molto apprezzato dai lettori (soprattutto in questi giorni grazie al caso Ruby e alle intercettazioni sui festini di Arcore).  Come riporta Italia Oggi, in un puntuale articolo a firma Claudio Plazzotta, i numeri testimoniano un successo eclatante: quasi 30 milioni di fatturato lo scorso anno, una tiratura di 150.000 copie, miglior testata giornalistica on-line 2010 ai Macchianera Blog Awards, 400 mila visitatori unici al giorno sul web.

I numeri, si sa, sono importanti e questi sono quelli de Il Fatto Quotidiano, giornale edito dalla Editoriale Il Fatto S.p.a. (società per azioni priva di un azionista di riferimento). Risultati importantissimi che, per il 2010, hanno portato al giornale diretto da Antonio Padellaro un utile netto che si aggira attorno ai 10 milioni di euro. La cosa interessante però è che questi soldi non andranno solamente agli “imprenditori”, ma anche a quelli che al "Fatto" ci lavorano. Il motivo è semplicissimo: lo statuto societario, infatti, prevede che il 70% delle quote spetti agli azionisti imprenditori (ognuno dei quali non può possedere più del 16% del capitale sociale), mentre il restante 30% è detenuto dagli azionisti operatori (giornalisti), i quali, grazie alle norme statutarie, sono determinanti per qualsiasi decisione rilevante riguardante il giornale. In parole povere, i giornalisti, oltre a fare il loro mestiere, sono anche azionisti e quindi hanno il diritto di godere, anche economicamente, dei successi del giornale per cui lavorano.

L’amministratore delegato della società Antonio Poidomani ha quindi potuto fare un bel regalo ai dipendenti: 8 mila euro a testa perché "le cose stanno andando davvero bene". Ma si può sempre migliorare e Poidomani, infatti, ha dichiarato che per quanto riguarda la pubblicità c’è ancora molto da fare, in quanto i proventi sono un po’ bassini: 200 mila annui sul web e poca roba sul cartaceo. L’Ad ha poi dichiarato che sono in programma nuovi investimenti per potenziare il rendimento del "Fatto" sul web, considerando che le nuove tecnologie e le modalità alternative che utilizzano gli utenti per informarsi rendono il futuro della carta stampata abbastanza incerto.

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