Il dramma di Chiari, nel Bresciano: 24 morti per Coronavirus in 48 ore
In provincia di Brescia l'ondata di contagi da Coronavirus è arrivata improvvisa e tumultuosa: con 3300 casi è la seconda per numero di ammalati dietro la provincia di Bergamo in Lombardia, ma a spaventare è soprattutto il numero di nuovi contagi giornalieri che nella sola giornata di ieri, secondo quanto comunicato dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, ha fatto registrare un incremento di 382 casi.
L'ospedale di Chiari: Impensabile immaginarsi una devastazione così
La situazione è particolarmente drammatica soprattutto in alcuni centri della provincia, come Orzinuovi, paese bresciano col maggior numero di contagi, il cui sindaco, il senatore Gianpietro Maffoni, giorni fa aveva lanciato un appello intervistato da Fanpage.it: "Questo virus è micidiale e siamo tutti coinvolti. Non sottovalutate. Il contagio avviene con un facilità incredibile e non bisogna aspettare che la situazione peggiori per prendere provvedimenti". Ma anche a Chiari la situazione è drammatica, come emerge dalle parole del direttore sanitario dell'ospedale cittadino Jean Pierre Ramponi: "Ci siamo preparati psicologicamente vedendo le immagini della Cina, ma era impensabile immaginarsi una devastazione di questo tipo", ha detto il dirigente all'agenzia di stampa Ansa. C'è un dato che, più degli altri, racconta la gravità della situazione: ed è quello dei decessi all'interno dell'ospedale, arrivati a 24 nelle ultime 48 ore. La struttura ospedaliera bresciana ha iniziato la sua battaglia contro il coronavirus lo scorso 23 febbraio, quando è arrivato il primo paziente. Adesso, sui 450 posti letto complessivi sono 220 quelli occupati da persone affette da Covid-19.
All'ospedale di Chiari contagiati anche 80 tra medici e infermieri
L'ospedale di Chiari, che ha ricevuto molti pazienti proprio da Orzinuovi e anche dalla Bergamasca (che resta la provincia lombarda con la più alta incidenza di contagi) è la struttura della provincia che ha subìto il maggior impatto per via dell'emergenza Coronavirus. L'impegno dei medici e degli infermieri è assicurato, nonostante 80 tra di loro abbiano a loro volta contratto il virus: "Tutti i colleghi stanno dando loro stessi, ma c'è un impatto psicologico enorme e reggere a questa valanga di negatività non è facile", ha concluso il direttore sanitario.
