Il dolore della mamma di Sara Campanella, uccisa a Messina: “Era il sole, noi ora siamo al buio”

È una voce rotta dal pianto quella di Maria Concetta Zaccaria, mamma della giovane Sara Campanella, la ragazza brutalmente uccisa ieri a Messina. "In questo momento c'è solo da fare silenzio – dice rispondendo a una telefonata di Fanpage.it -. Dobbiamo fare silenzio per Sara che era un angelo nella terra, era un angelo. Sara era il sole e noi ora siamo al buio". Poche parole, rimandando quindi al lavoro dei carabinieri e della Procura, che questa mattina in conferenza stampa hanno spiegato i contorni dell'omicidio. Nella notte è stato fermato un giovane di 27 anni, Stefano Argentino, collega di studi della vittima. La famiglia di Sara Campanella in questo momento si trova a Messina, dove è avvenuto ieri il delitto.
Intanto questa mattina a Misilmeri, città dove risiede la famiglia Campanella, il sindaco Rosario Rizzolo ha convocato in Comune tutti i dirigenti scolastici, le forze dell'ordine e i parroci del Paese. "Un ennesimo femminicidio che stavolta toglie la vita a una nostra giovane concittadina e studentessa. Una comunità scossa che perde una figlia. Aveva compiuto 22 anni proprio qualche giorno fa, il 15 di marzo. Dobbiamo seguire sempre gli adolescenti fin da dentro le famiglie. Stiamo valutando di proclamare lutto cittadino il giorno in cui ci sarà il funerale e di poter realizzare una fiaccolata", ha detto.
Presente al tavolo del Comune anche la dirigente scolastica Rita La Tona dell'Istituto comprensivo "Guastella – Landolina" dove insegna la mamma della giovane Sara. "Con la mamma, la nostra insegnante, in genere parliamo sempre dei figli lontani da noi. Anche lei quindi parlava sempre di questa figlia che studiava a Messina. Era fiera, la graduatoria per entrare all'università era andata avanti e aveva così scelto quello che sempre aveva voluto fare".
"Ieri pomeriggio mi aveva chiamata – ha detto ancora la dirigente a Fanpage.it – probabilmente per dirmi che si recava a Messina ma ancora non sapeva tutta la verità. Poi io ho saputo e per delicatezza non ho richiamato. La mamma di Sara era ritornata proprio ieri a scuola dopo una malattia. Siamo sgomenti, noi lavoriamo tanto su questi temi ma ancora il messaggio contro la violenza non arriva".