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Il dolore della mamma della 15enne morta suicida a Enna: “L’hanno umiliata e in 40 minuti si è uccisa”

“L’hanno umiliata a tal punto che in 40 minuti mia figlia si è tolta la vita” ha dichiarato la madre della 15enne sulla cui morte si indaga per istigazione al suicidio. “Quel giorno mi aveva detto che aveva avuto dei diverbi con le compagne di scuola, l’hanno fatta sentire una nullità, lei non ha sopportato la vergogna e l’umiliazione” ha raccontato la donna.
A cura di Antonio Palma
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"A scuola l'hanno umiliata e fatta sentire una nullità che in 40 minuti si è tolta la vita", solo le parole di dolore della mamma della ragazzina di 15 anni trovata impiccata a un albero nel giardino di casa a Piazza Armerina, in provincia di Enna, e sulla cui morte ora di si indaga per istigazione al suicidio. La donna ha raccontato che quel giorno era andata a prendere la figlia in anticipo a scuola perché la minore le aveva telefonato dicendo che non stava bene e in auto aveva appreso di un diverbio con le compagne di classe.

"Mi ero accorta che aveva pianto. Quel giorno mi aveva detto che aveva avuto dei diverbi con le compagne di scuola. L'hanno umiliata a tal punto che in 40 minuti mia figlia si è tolta la vita" ha dichiarato la madre ai microfoni di Pomeriggio Cinque, aggiungendo: "L'hanno fatta sentire una nullità, lei non ha sopportato la vergogna e l'umiliazione".

"A casa mi aveva detto che era accaduta una cosa brutta ma poi era arrivato il padre e aveva detto che me lo avrebbe detto dopo. Poi abbiamo scherzato e fatto battute e lei ha sorriso e per questo l'ho lasciata sola e siamo usciti ma se avessi saputo come stava sarei rimasta con lei" ha raccontato la donna che non sa darsi pace per quelle poche decine di minuti di assenza da casa: "Siamo stati via 40 minuti, al ritorno la sua stanza era tutta in disordine e l'abbiamo cercata nel giardino".

"Già una volta mi aveva detto che c'era una compagna che l'aveva presa di mira, la accusavano di aver fatto qualcosa con un ragazzo, cose assurde che non stanno né in cielo né in terra" ha rilevato ancora la donna in lacrime, aggiungendo: "Non sappiamo se ci siano foto ma c'è qualcosa di più perché una ragazza così brava a scuola e nello sport non si toglie la vita così, le hanno detto del bruttissime cose e mia figlia non ha retto".

Il riferimento è all'ipotesi di revenge porn che gli inquirenti non escludono insieme a quella del bullismo e per questo stanno passando al setaccio il contenuto di chat e social di telefono e computer della ragazza. Anche la sorella della 15enne ha rivelato che "Il litigio è stato davvero grande", aggiungendo: "So di alcune foto che sono state fatte a mia sorella e che sono state mandate, non che mia sorella ha fatto e mandato".

"Faccio un appello a chi sa qualcosa di quanto successo e che è stato detto alla mia piccola per portarla al punto di togliersi la vita. Anche qualche mamma che ha sentito qualcosa dalle figlie, per favore ditemelo.  Voglio giustizia" è l'accorato appello della madre dell'adolescente. "Si era integrata benissimo sia a livello scolastico sia livello sportivo sia a livello sociale. Non capiamo il perché del gesto e vogliamo capire tutto questo" ha aggiunto il padre.

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