Il dolore dei famigliari di Samantha Migliore: “Ora giustizia, lo dobbiamo ai suoi cinque bambini”
Verità e giustizia per Samantha Migliore, è quello che chiedono i famigliari della 35enne mamma di 5 figli morta a Maranello dopo un malore seguito a un trattamento estetico eseguito in casa da una conoscente, ora unica indagata per il decesso della donna. “Noi lotteremo e chiederemo giustizia, andremo avanti fino in fondo anche perché una cosa così non capiti mai più. Dobbiamo farlo per Samantha e per i suoi cinque bambini”, ha dichiarato la cognata Tina, parlando a nome di tutta la famiglia della giovane vittima di una vicenda tanto drammatica quanto ancora piena di punti oscuri.
Attesa per l'autopsia sulla salma di Samantha Migliore
In attesa dell’autopsia che sarà svolta nelle prossime ore dal medico legale scelto dal pm Pasquale Mazzei, i parenti di Samantha si dicono sorpresi e delusi dal fatto che l’unica indagata sia a piede libero per scelta degli stessi inquirenti. Stiamo parlando di Pamela Andress, che venerdì si è costituita ai carabinieri ammettendo di aver portato alcuni prodotti per un trattamento estetico una casa di Samantha ma negando di essere scappata e di averla abbandonata. L’indagata deve rispondere dei reati di esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato ma per gli inquirenti non ci son necessità di custodia cautelare perché non c’è pericolo di fuga né di reiterazione del reato. La stessa Pamela infatti sostiene di essersi allontanata dalla casa quando Samantha era ancora in piedi anche se aveva chiamato l’ambulanza perché non si sentiva bene.
I parenti di Samantha: "Non è giusto che Pamela Andress sia libera"
Una ricostruzione rigettata dai parenti della vittima secondo cui, invece, l’indagata sarebbe scappata via appena Samantha si è sentita male ,lasciandola in balia degli eventi successivi. “Quando abbiamo saputo che Pamela è già a casa siamo rimasti sconvolti. Non è giusto che sia già a piede libero, è una cosa che proprio non capiamo come famiglia: non possiamo credere che quella donna sia già libera di stare a casa” ha dichiarato la cognata di Samantha Migliore alla Gazzetta di Modena, aggiungendo: “Evidentemente Samantna si è fidata di lei, purtroppo, ma a tutti vogliano dire di rivolgersi sempre a centri specializzati e attrezzati, o si rischia grosso, nei casi più estremi anche di fare la brutta fine che ha fatto la nostra Samantha”.