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Il discorso della nipote Sofia ai funerali del presidente Napolitano: “Era un uomo eccezionale”

Durante il funerale del presidente emerito Giorgio Napolitano ha parlato anche sua nipote Sofia, accompagnata da suo fratello Simone. Ha voluto ricordare “l’uomo eccezionale che era”, un nonno sempre presente nelle loro vite.
A cura di Andrea Miniutti
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"Giorgio Napolitano era un politico e leader di grande valore, ma era anche un nonno formidabile: era premuroso, pieno d'attenzioni e sempre presente per noi": con queste parole la nipote Sofia ha iniziato il suo discorso alla Camera dei Deputati in occasione del funerale del presidente emerito. Ad affiancare Sofia durante l'intervento a Montecitorio anche suo fratello Simone: sono gli unici nipoti di Napolitano, figli del primogenito Giovanni.

In un'Aula gremita dai rappresentanti delle istituzioni e dai famigliari, ha voluto ricordare la continua presenza di suo nonno anche nei momenti difficili, quando "cercava di offrire sempre una soluzione nonostante fosse già occupato con i suoi problemi. O, meglio, quelli del nostro Paese". Sofia May Napolitano ha delineato il quadro di un uomo che ha tramandato i suoi valori: "Ci ha insegnato a trattare chiunque con rispetto, a prescindere dalle differenze di opinioni e di posizioni. Ci ha insegnato quanto siano importanti la famiglia e le amicizie, e quanto sia indispensabile il ruolo che giocano nelle nostre vite: il profondo legame che è riuscito a stabilire con le persone che lo circondavano ne è testimonianza". Anche i nipoti erano profondamente legati al nonno e le parole affettuose lo dimostrano: "Si ricordava tutto tutto ciò che gli dicevamo, così come tutti i numeri di telefono", ha detto sorridendo.

Sofia ha raccontato di quanto sia stato presente nella loro vita:

Quando eravamo più piccoli ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere. Ci chiamava quando gli sembrava che in televisione ci fossero dei cartoni animati che ci sarebbero piaciuti. Ci veniva a prendere a scuola e ci portava a Villa Borghese per un gelato. Ha sempre trovato del tempo per me e Simone nonostante tutti i suoi impegni. È sempre venuto a trovarci in Svizzera e in Inghilterra, dove abbiamo studiato. Condivideva con noi libri e articoli che riteneva potessero essere importanti per i nostri studi, e ci illustrava i suoi punti di vista.

Da presidente, Giorgio Napolitano li ha portati spesso agli eventi a cui partecipava: concerti, iniziative politiche e anche incontri con personalità importanti. Tra tutte ha voluto ricordare quella volta che hanno conosciuto la Regina Elisabetta, a cui il loro nonno era molto legato.

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Soprattutto, quello che Sofia ha sottolineato maggiormente è che li ha spronati a credere sempre in loro stessi: "Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile. Ci ha insegnato quanto sia importante amare quello che si fa e combattere per i propri ideali, senza curarsi degli ostacoli e delle complicazioni da superare. Si è sempre preoccupato dei nostri interessi e ci ha incoraggiato a inseguirli. Per lui non era importante quale carriera avessimo scelto purché ci rendesse felici e appagati". Un modo di fare che ha dato loro fiducia nell'affrontare le scelte della vita e che li ha resi profondamente fieri di essere stati suoi nipoti.

Il loro è stato un ricordo di un nonno, non dell'uomo delle istituzioni che tutti hanno imparato a riconoscere, ed è proprio sottolineando tutto ciò che Sofia ha concluso il suo discorso: "Quando si considerano le responsabilità che ha dovuto sostenere come politico, il fatto che sia stato un nonno così affettuoso e presente è testamento dell'uomo eccezionale che era".

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