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Covid 19

Il CTS: “Valutare graduale riapertura discoteche. Al chiuso capienza del 35%”

Secondo il Comitato Tecnico Scientifico le discoteche “si configurano tra le attività che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”. Ciò nonostante “si ritiene che se ne possa considerare l’apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l’impatto delle misure già adottate”.
A cura di Davide Falcioni
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Si è tenuta oggi una nuova riunione del Comitato Tecnico Scientifico, chiamato ad analizzare la richiesta di parere sulle attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali similari. Al termine del vertice i membri del CTS hanno sottolineato come "tali attività si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus. Nello specifico, fermo restando che gli accessi a queste attività debbano avvenire esclusivamente attraverso un meccanismo di registrazione che consenta un eventuale tracciamento e solo in presenza di green pass valido, si ritiene che se ne possa considerare l'apertura con una progressiva gradualità anche tenendo conto della necessità di valutare l'impatto delle misure già adottate".

Insomma, le discoteche potranno gradualmente tornare a riaprire nei mesi autunnali e invernali, salvo naturalmente un nuovo aumento dei contagi e comunque solo a determinate condizioni. Il Comitato Tecnico Scientifico infatti  ritiene che queste attività possano essere consentite in zona bianca garantendo una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all'aperto. Non solo: i locali da ballo devo garantire la presenza di impianti di aereazione senza ricircolo d'aria e rispondenti ai requisiti qualitativi specificati nei documenti di indirizzo Istituto Superiore di Sanità, l'uso obbligatorio dei bicchieri monouso, garantire agli avventori la possibilità di igienizzarsi frequentemente le mani oltre alla pulizia e alla sanificazione dei locali. Per finire l'utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione di quello del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso. Insomma, condizioni molto stringenti che i titolari delle discoteche dovranno far rispettare per poter accogliere di nuovi i loro clienti.

I gestori: "Con queste capienze difficile riaprire"

Non si è fatto attendere un commento da parte del presidente del Silb – il sindacato dei gestori delle sale da ballo – Maurizio Pasca: "L'importante è riaprire ma così le condizioni non sono favorevoli, perché incideranno sui costi, mi auguro che in sede di Cdm si possano rivedere le percentuali sulla capienza nei prossimi giorni. Altrimenti in queste condizioni per molti sarà difficile riaprire".

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