Il convento di clausura è troppo social, interviene il Vaticano. Le suore: “Contro di noi minacce e bugie”
Dopo un richiamo ufficiale da parte della Santa Sede, qualche tirata di orecchie del sindaco, ora è il Vaticano a intervenire direttamente decidendo di sostituire la madre superiora, ma le tredici suore del Monastero "Maria Tempio dello Spirito Santo" di Pienza, nel Senese non ci stanno e dicono no. In un comunicato di risposta all'accaduto, pubblicato poche ore fa, Madre Diletta Forti, Abbadessa del Monastero, parla di bugie "aggravate dai toni intimidatori e minacciosi"
Ma facciamo un passo indietro. La vicenda delle suore di clausura di Pienza inizia cinque anni fa con l'arrivo di suor Diletta, la madre superiore con un passato da marescialla delle Guardie Forestali, che porta insieme a tanti cambiamenti anche una veste pop e soprattutto social al Monastero. In poco tempo viene aperto un profilo Facebook che sponsorizza le attività delle suore e invita chiunque volesse a "una nuova avventura" sperimentando "cinque giorni in clausura", vengono organizzati dei mercatini e le celle del Monastero stesso, una volta destinate alla meditazione e alle preghiera, vengono trasformate in una sorta di B&B.
Una rivoluzione che però ha fatto storcere il naso a qualcuno, a partire dai residenti del piccolo comune di Pienza che si sono rivolti al sindaco, Manolo Garosi, per denunciare qualche ammanco, in fatto di sicurezza alimentare e licenze, in merito ai mercatini organizzati dalle suore. E così della cosa è stata avvertita la Curia che ha dato il via agli accertamenti di rito.
In pochi anni le autorità ecclesiastiche hanno visitato spesso il Monastero riscontrando una "disobbedienza alle leggi civili ed alle disposizioni canoniche", che ha spinto a intervenire addirittura il Vaticano che ha deciso di sostituire la madre superiore, senza però spiegarne i motivi. Una decisione che non è piaciuta alle suore che hanno difeso suor Diletta opponendosi al trasferimento.
“In data 13 febbraio 2023 sono stati notificati alle monache del monastero “Maria Tempio dello Spirito Santo” di Pienza dei decreti emessi dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica – scrive in una nota la Diocesi – il Dicastero ha disposto il cambio della guida del Monastero, che rimane presso la villa del seminario. A oggi non risulta che sia stata data esecuzione alle disposizioni dei decreti della Santa Sede. Ci auguriamo che presto si possa trovare un accordo che preservi il bene di tutti”.
Immediata e durissima la risposta di suor Diletta che, non solo contesta la Diocesi che ha messo in atto il decreto deciso dal Vaticano, ma anche i decreti della Santa Sede: “Questa comunità monastica respinge ogni accusa – si legge nella nota – anche solo remota, di disubbidienza e resistenza, ai comandi dei legittimi Superiori”. Ora potrebbe scattare per le suore la riduzione allo stato laicale.