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Il coniuge annuncia la morte del compagno, il manifesto funebre imbrattato con insulti omofobi: “Fr*ci”

Nel Torinese ignoti hanno imbrattato un manifesto funebre voluto dal compagno del defunto con un insulto omofobo. Il coordinamento del Torino Pride ha voluto ribadire la propria vicinanza alla famiglia del defunto e al suo coniuge.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Trentanove anni insieme, un amore tenero coltivato lentamente e con pazienza. Poi uno dei due coniugi è deceduto e il suo compagno ha annunciato la data dei funerali sul manifesto funebre affisso sui muri della zona sudovest di Torino, a Pinerolo. Sugli stessi manifesti, qualcuno ha voluto dimostrare tutta la propria cattiveria incollando un pezzo di carta con la scritta omofoba "fr*ci". 

Il manifesto imbrattato è quello affisso nella bacheca comunale torinesi. I due coniugi, sposati da tanti anni, vivevano insieme nella vicina Torre Pellice. Conosciuti in zona e nella comunità LGBTQ+ Torinese, il gesto ai loro danni non è passato inosservato. In poche ore è stato raccontato da tutti i principali giornali d'Italia mentre il Torino Pride ha risposto a quanto accaduto con una dichiarazione del coordinatore Marco Giusta, che ha volto ribadire la solidarietà al compagno del defunto.

"Non si può che provare rabbia e disgusto davanti a una cosa del genere. Non c'è neanche più rispetto per una persona che non c'è più e per un affetto che continua. A livello personale e come coordinamento, siamo al fianco di questo compagno e della famiglia dell'uomo defunto. Ci stringiamo con affetto a lui e a tutti i familiari della persona scomparsa. Sono nostri concittadini e vogliamo mostrargli che esiste un'umanità che non accetta odio o omofobia".

Tra i tanti che hanno mostrato solidarietà al marito dell'uomo defunto, l'ex calciatore Claudio Marchisio, che ha commentato la vicenda su Instagram. "Se è vero che i social hanno un potere positivo – sottolinea – allora è giusto prendere posizione con forza affinché comportamenti simili non vengano più tollerati". Marchisio ha poi espresso la sua vicinanza ai due coniugi, chiamandoli per nome. "Il mio pensiero – ha concluso – va a Corrado e alla famiglia di Adriano".

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