Il comune dei diritti: una multa da 500 euro per chi compie atti omofobi (anche online)
Meta turistica della zona, cittadina pulita, prati rasati e fioriere colorate, Madonna del Sasso si affaccia sulle colline sopra il Lago D'Orta, ha pochi abitanti (369) ma degli amministratori particolarmente attenti al tema dei diritti. "Abbiamo anticipato la normativa nazionale molte volte – racconta a Fanpage.it il Sindaco Ezio Barbetta, 69 anni – l'abbiamo fatto sul testamento biologico e adesso l'abbiamo fatto con questa delibera che ci consente di multare chi si rende responsabile di atti o parole omofobe, anche online".
Di fronte al municipio il muro ospita delle citazioni da Alda Merini, Don Milani e Gino Strada: "I diritti degli uomini – racconta la citazione del fondatore di Emergency – devono essere di tutti gli uomini, ma proprio tutti, altrimenti chiamateli privilegi". Per 30 anni Ezio Barbetta ha lavorato nelle cliniche psichiatriche e ha partecipato a suo tempo al movimento che contribuì a chiudere i manicomi e avviare la riforma del sistema che ha condotto oggi all'attuale configurazione in comunità di recupero per chi soffre di disturbi psichiatrici.
L'atteggiamento sicuro del Sindaco Barbetta diventa ancora più convinto quando racconta del giorno in cui il piccolo comune si è svegliato con una decina di muri imbrattati con scritte pesanti, molto aggressive e soprattutto omofobe, proprio qualche settimana dopo la delibera del consiglio comunale di Madonna del Sasso, votata all'unanimità, che ha consentito al comune di essere uno degli 8 in Italia a essersi dotati di una normativa a contrasto dell'omofobia. Gli altri sono Morterone (LC), Cancellara (PZ), Ferla (SR), Castiglione Cosentino (CS), San Nicolò d’Arcidano (OR), Castelnuovo Cilento (SA), Oriolo (CS).
"Non sappiamo chi sia stato – racconta Ezio Barbetta – potrebbero essere stati dei nostri concittadini così come qualcuno che viene da fuori. Certo è che se i carabinieri li individuassero, oltre al reato penale si vedrebbero arrivare una multa da 500 euro".
"Io penso – conclude il primo cittadino di Madonna del Sasso – che questo fatto increscioso che è successo, queste scritte sui muri così violente, possano far nascere in tante amministrazioni la volontà di occuparsi di questo tema e non di trattarlo come un aspetto non rilevante, una questione accessoria. Perché occuparsi dei diritti dei cittadini dà loro maggiore libertà e dignità e non costa nulla".