Il cigno bastonato da un balordo torna a nuotare nel lago
Sissi è salva. E' quasi un miracolo stando a quanto dicono i veterinari. Le bastonate le avevano quasi spezzato le ali e le avevano dilaniato il corpo. Ora Sissi è tornata a nuovatre nel laghetto del parco pubblico di Rio Secco a Città di Castello.
L'aggressione era avvenuta dieci giorni fa, quando un diciassettenne l'aveva riempita di botte. Ferita era riuscita a fuggire alla sorte che, invece, aveva colpito il suo amico Franz, un cigno ancora cucciolo morto sotto i colpi del bastone. Il giovane è stato identificato dalla polizia che ne ha raccolto la testimonianza. Ha detto che voleva dimostrare ai suoi amici di essere un duro, un boss.
A salvare il cigno reale femmina sono stati i soccorritori della task forze della Provincia e soprattutto i veterinari dell’Istituto Zooprofilattico dell’Università di Perugia. "Il cigno ferito è stato trasportato nella clinica veterinaria dell’università – racconta Marcello Bucarini, operatore del centro di allevamento e ripopolamento della fauna selvatica di Torre Certalda della Provincia di Perugia – dove il professor Antonio Di Meo è intervenuto immediatamente insieme alla sua equipe".
Nel giorno di ferragosto Sissi è tornata allo stagno, ad attenderla gli altri cigni, un momento speciale commentato così dal presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi: "vogliamo far diventare Torre Certalda, centro di eccellenza per la produzione e la tutela della fauna, anche una fattoria didattica per bambini e ragazzi. La storia di Sissi deve essere un monito perché mai più possano accadere violenze sugli animali e qui sarà raccontata a tutti, come una favola a lieto fine".
