Il caso Becciu anima le congregazioni pre Conclave, cardinale Versaldi: “C’è giudizio ma ci sarà appello”

Il caso del cardinale Angelo Becciu resta uno dei temi centrali delle congregazioni pre Conclave che porteranno alla decisione sulla data delle votazioni per il prossimo Papa. Il caso del cardinale, rimosso da Bergoglio per lo scandalo finanziario che lo ha coinvolto e che però ritiene di dover partecipare al Conclave, infatti sta ancora animando le discussioni tra i prelati. Tra chi dichiara che il suo caso è già chiuso e che Becciu resta fuori a chi invece ritiene che le carte vadano ancora analizzate nel dettaglio, si prevede una animata discussione sul filo del diritto canonico in Vaticano.
Tra gli ultimi interventi sul caso quello del cardinale Giuseppe Versaldi, prefetto emerito della Congregazione per l'educazione cattolica ed ex presidente della Prefettura degli affari economici della Santa Sede. Una voce che sembra più favorevole a Becciu e che sottolinea la necessità di ulteriori verifiche sul caso. “C'è stato un giudizio, ci sarà l'appello e voi sapete che finché non c'è la sentenza definitiva uno è innocente. Ecco verificheremo” ha dichiarato Versaldi parlando coi giornalisti.
“Il cardinale Becciu è una persona molto stimabile. Ma voi giornalisti quando intervistate dopo un delitto, i vicini dicono ‘era una brava persona'. E non è detto che una brava persona non possa fare del male. Non dico che Becciu abbia fatto del male, ma è da verificare” ha chiarito ancora il cardinale prima di entrare nella congregazione generale pre-Conclave.
Rispondendo alla domanda se anche un cardinale ‘scomunicato' può votare in Conclave, Versaldi, ha dichiarato: "Clemente V ha dato questa norma. È un po' lontana ma vediamo, verifichiamo". A chi gli chiedeva se avessero paura del fatto che se uno rimane fuori poi in qualche modo possa inficiare? Ha affermato: "No, la paura non è il nostro criterio. Vediamo di fare il possibile sapendo che il Signore ci assiste e che noi siamo qui per fare verità, giustizia e carità".