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Il cardinale Jean-Claude Hollerich: “Dio non maledice le coppie gay, si vogliono bene”

Il cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece, la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea. “Dio non maledice le coppie gay. Pensate che Dio possa mai ‘dire-male’ di due persone che si vogliono bene?”.
A cura di Davide Falcioni
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Una timida apertura alle coppie omosessuali arriva dal cardinale Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece, la Commissione delle conferenze episcopali della Comunità europea.

Intervistato ieri dall'Osservatore Romano l'alto prelato ha affermato che "Dio non maledice le coppie gay. Pensate che Dio possa mai ‘dire-male' di due persone che si vogliono bene? Nel Regno di Dio nessuno è escluso: anche i divorziati risposati, anche gli omosessuali, tutti".

Insomma, per Hollerich "il Regno di Dio non è un club esclusivo. Apre le sue porte a tutti, senza discriminazioni. Tanti nostri fratelli e sorelle, ci dicono che, qualunque sia l'origine e causa del loro orientamento sessuale, di certo non se lo sono scelto. Non sono mele guaste".

Tuttavia il cardinale ha aggiunto: "Non penso che ci sia lo spazio per un matrimonio sacramentale tra persone dello stesso sesso, perché non c'è il fine procreativo che lo caratterizza, ma questo non vuol dire che la loro relazione affettiva non abbia nessun valore. Mi interesserebbe di più discutere di altri aspetti del problema. Per esempio: la crescita vistosa dell'orientamento omosessuale nella società da cosa è determinata? Oppure perché la percentuale di omosessuali nelle istituzioni ecclesiali è più alta che nella società civile?".

Jean-Claude Hollerich: "No a eutanasia e aborto"

Se sulle coppie omosessuali Jean-Claude Hollerich ha espresso una timida apertura, così no è stato per eutanasia e aborto: "Credere nella vita eterna, significa però credere che la vita eterna è già qui, ora. E che come tale va vissuta, e goduta. Sono molto spaventato in tal senso da una montante concezione funzionalistica della vita, per cui se non funziona la si butta. Mi ha terrorizzato vedere nei Paese Bassi l'estensione della pratica dell'eutanasia anche ai malati psicologici. Anche questo è frutto della pervadente ideologia consumistica: una volta se si rompeva la televisione la portavi dal riparatore, e le scarpe dal calzolaio; oggi li butti. E lo stesso vorrebbero fare con la vita, se non ‘funziona', se diventi un peso per la società ti buttano via. Lo stesso vale per l'inizio della vita: mi preoccupa sentire nel parlamento Europeo chi invoca l'attribuzione dello status di diritto ‘fondamentale' all'aborto, perché se è un diritto fondamentale allora è un diritto assoluto e quindi non ammette più un rifiuto di coscienza. Anche questo è assurdo. Ricordiamoci sempre che la vita, anche se limitata, è bella".

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