Il carabiniere e il poliziotto che progettavano la rapina alla banca
Il loro progetto era quello di rapinare la Banca d’Italia di Ancona, anche se di professione figurano come un carabiniere e un poliziotto. Francesco Lestingi, sovrintendente della Mobile e Ivano Brocca, carabiniere ed ex comandante della stazione di Collemarino, sono stati arrestati questa mattina dai loro colleghi insieme ad altre due persone, Olinto Bonalumi e Michele Cristiani, questi ultimi pregiudicati di Foggia e Andria. L’accusa per i quattro è quella di associazione per delinquere finalizzata a corruzione, istigazione alla corruzione e tentata concussione, secondo quanto si è appreso a progettare il colpo sarebbe stato Bonalumi che avrebbe poi coinvolto l’altro pregiudicato e i due militari.
Avrebbero sostituito le banconote vere con altre false – Il loro piano ai danni di Bankitalia consisteva nell’entrare di notte nella sede di Ancona, grazie ai sistemi di allarme disattivati, poi avrebbero raggiunto il caveau e avrebbero sostituito le banconote vere con altre false per provare a ritardare la scoperta del furto. Per farlo avevano provato a corrompere un carabiniere addetto alla sorveglianza della banca che poi ha avvertito le forze dell’ordine. Dall’inchiesta è emerso anche che gli accusati avevano preparato un falso dossier necessario per ricattare il carabiniere onesto. Se il colpo fosse andato a buon fine avrebbero rubato qualcosa come 200 milioni di euro. L’inchiesta è condotta dal procuratore capo di Ancona Elisabetta Melotti, in collaborazione con il pm Marco Puccilli che stamane ha ottenuto dal gip la custodia in carcere per tutti gli indagati.