Il Canada ha congelato i conti correnti dei camionisti no vax che hanno bloccato Ottawa
Il governo canadese ha utilizzato il pugno di ferro nei confronti dei manifestanti protagonisti del Freedom Convoy, che da settimane stanno bloccando parte del Paese. Dopo aver annunciato la scorsa settimana il ricorso all'Emergencies Act le autorità hanno congelato i conti correnti di numerose persone ritenute coinvolte nelle proteste che hanno occupato la capitale Ottawa. Nei giorni scorsi quasi 200 leader della protesta sono stati arrestati da parte della polizia. Secondo quanto riporta la Cnn la Royal Canadian Mounted Police (RCMP) ha congelato un totale di 206 prodotti finanziari, inclusi conti bancari e aziendali e ha divulgato le informazioni di 56 entità associate a veicoli, persone fisiche e società che si trovavano in piazza. Infine ha bloccato un conto di elaborazione dei pagamenti del valore di 3,8 milioni di dollari. La polizia ha usato anche spray urticante contro i manifestanti, mentre la zona occupata è stata liberata e recintata.
Le autorità canadesi hanno spiegato che la severa repressione si è resa necessaria a causa delle ormai insostenibili difficoltà imposta e numerose aziende del centro di Ottawa, molte delle quali non hanno a lungo più ricevuto rifornimenti di merce e sono state dunque costrette ad abbassare le saracinesche; l'Agenzia federale per lo sviluppo economico dell'Ontario meridionale ha tuttavia spiegato che le piccole imprese danneggiate dalla protesta possono richiedere fino a 10mila dollari di risarcimento, che verranno attinti da un fondo specifico di 20 milioni di dollari.
Il ricorso all'Emergencies Act per reprimere le proteste contro il Covid Pass da parte dei manifestanti del Freedom Convoy era stato annunciato la scorsa settimana: il provvedimento ha conferito al governo, per 30 giorni, poteri straordinari, tra cui quello di bloccare i conti correnti dei manifestanti e di aumentare i poteri delle forze dell’ordine. Trudeau ha garantito che le misure saranno applicate solo temporaneamente e in modo molto selettivo e al solo scopo di risolvere le situazioni più critiche. Il primo ministro ha garantito che le misure saranno "limitate nel tempo", "ragionevoli e proporzionate". Approvato nel 1988, l'Emergencies Act prevede alti livelli di repressione e secondo i suoi estensori potrebbe essere utilizzato solo in "situazioni urgenti e critiche" che mettono in serio pericolo la vita, la salute o la sicurezza dei canadesi.