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Il camionista che ha frustato le migranti nascoste sul tir rischia denuncia ma ha già lasciato l’Italia

L’uomo ripreso in un video a Ventimiglia mentre frusta migranti, che si erano nascoste nel suo tir, rischia l’accusa di lesioni e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L’uomo però ha già lasciato l’Italia mentre le migranti sono tornare nel centro di accoglienza Caritas che le ospita.
A cura di Antonio Palma
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Rischia una denuncia il camionista ripreso in un video a Ventimiglia mentre prende a frustate alcune migranti che si erano nascoste sul suo camion nel tentativo di passare la Frontiera dall’Italia verso la Francia. Una scena immortalata da altri presenti all’Autoporto di Ventimiglia e che ha destato molto scalpore dopo essere stata divulgata sui social. Una zona dove spesso avvengono questi assalti ai tir parcheggiati in attesa, come tentativo di lasciare l’Italia, e che altrettanto spesso si concludono con la caccia all’uomo da parte dei camionisti.

Il camionista ripreso nel filmato non è stato ancora identificato ma non sarà difficile farlo esaminando il video. Il fatto è che ha già lasciato l’Italia proprio verso la Francia e difficilmente sarà raggiungibile. Si tratterebbe di un autista dell’est Europa anche se sembra parlasse francese. “Rischia l’accusa di lesioni e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni” ha spiegato al Corriere della Sera la polizia che sta esaminando il filmato in questione. Gli stessi inquirenti hanno confermato quanto si era già capito e cioè che l’uomo temeva che “Se l’avessero trovato con i migranti a bordo avrebbe dovuto fare i conti con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Per scacciare le donne dal camion, però, è andato ben oltre il dovuto, frustrando le malcapitate con una cinghia e imprecando verso di loro. Secondo quanto ricostruito dal Secolo XIX le migranti coinvolte sarebbero eritree che la sera erano state accolte e alloggiate nel cosiddetto “punto di accoglienza diffusa” di Ventimiglia gestito dalla Caritas insieme a Comune e alla Prefettura.

Dopo il mancato tentativo di oltrepassare la frontiera, il gruppo sarebbe ritornato la sera proprio nello stesso centro di accoglienza al confine. “Si tratta di persone in transito, che utilizzano qualunque mezzo per passare il confine. La notte prima avevano dormito nel Pad, il punto di accoglienza diffusa creato in città per dare assistenza a chi arriva a Ventimiglia” ha detto Christian Papini, direttore della Caritas di Ventimiglia.

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