Il camion trasporta frutta, ma nascosti sotto il carico ci sono 280 kg di droga: la scoperta a Catania

All’interno del tir sono stati rinvenuti 248 chili di marijuana e 34 chili di hashish. Arrestati dalla polizia di Catania il conducente, uno spagnolo di 49 anni, e una donna colombiana 50enne che lo accompagnava.
A cura di Biagio Chiariello
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Un carico di 248 chili di marijuana e 34 chili di hashish è stato scoperto a bordo di un tir fermato a Catania. La droga era abilmente nascosta tra le casse di agrumi trasportate dal mezzo pesante, proveniente dalla Spagna. Gli agenti della Polizia di Stato hanno intercettato il veicolo al suo arrivo nella città siciliana e arrestato i due corrieri a bordo: un cittadino spagnolo di 49 anni e una donna colombiana di 50. Entrambi sono stati condotti nel carcere di Piazza Lanza.

Le indagini sono iniziate quando la squadra mobile della Questura etnea ha raccolto informazioni sull’arrivo dell’autoarticolato carico di sostanze stupefacenti. Per questo, è stato predisposto un servizio di sorveglianza e monitoraggio che ha permesso di individuare il tir al suo ingresso in città. Una volta localizzato il mezzo, gli agenti lo hanno fermato per procedere ai controlli di rito, bloccando il conducente e la sua accompagnatrice per le verifiche necessarie.

Con il supporto delle unità cinofile della Questura di Catania, la squadra mobile ha ispezionato accuratamente il cassone del veicolo. Per accedere al carico occultato, gli agenti hanno rimosso con attrezzature meccaniche diversi bancali di frutta. Solo allora sono emerse dodici casse in legno colme di agrumi, tra le quali erano stati nascosti alcuni scatoloni contenenti involucri termosaldati in cellophane. All’interno sono stati rinvenuti 248 chili di marijuana e 34 chili di hashish.

L’intero carico di droga è stato sequestrato, mentre i due corrieri sono stati arrestati in flagranza per traffico di stupefacenti, reato aggravato dall’ingente quantitativo trasportato. Dopo il completamento delle procedure di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, l’uomo e la donna sono stati trasferiti in carcere, in attesa delle decisioni del tribunale.

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