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Il calvario di Alex, malato da 18 anni e nessuno sa dire di cosa

A 9 anni una larva gli entrò in un piede, da allora le ulcere non l’hanno mai abbandonato e nessuno sa come farlo guarire.
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Alex Naylor è un ragazzo italiano di 27 anni, nato da padre inglese e mamma di Torino. Un ragazzo dall'aspetto normale, uno dei tanti, in realtà vive un calvario da oltre 18 anni: era il 1993, racconta a La Repubblica, quando in vacanza in Giamaica con il padre una larva migrans gli entrò nel piede. Da quel momento in poi iniziò una vera e propria via crucis fatta di tac, risonanze magnetiche, analisi di ogni genere e tantissimi esami ed incontri con i più diversi specialisti. Il suo piede è completamente ricoperto da ulcere che non si chiudono, ha visitato gli ospedali migliori d'Italia, dal San Raffaele di Milano al Molinette, fino ad arrivare a Londra, Lione, Basilea, spendendo milioni tra cicli di ozonoterapia e farmaci di altro tipo.

Il suo piede è bendato all'interno di una scarpa ortopedica. Ogni giorno lo medica da se', per risolvere il suo problema è arrivato a tutto, fino all'amputazione al San Martino di Genova di parte del piede: niente da fare, le ulcere continuavano a riaprirsi. E allora si va al lavoro, si cerca di vivere normalmente ma con un piede che, se stai troppo tempo in piedi, inizia a gonfiarsi è dura crearsi una vera e propria vita sociale. Tutta colpa della larva currens che, da diciotto anni, gli sta causando questo problema incredibile.

Ma i medici? Parlano di amputazione completa del piede ma, anche in questo caso così come per le cure, arrivano i pareri più disparati: "Chi dice di fare un'amputazione radicale, chi ritiene sia sufficiente amputare soltanto mezzo piede, chi pensa si debba andare fino alla caviglia". A Cuba c'è un ospedale che potrebbe fare al caso suo ma, dopo anni di girovagare, Alex adesso è stanco di partire "senza garanzie". E l'invalidità? "Niente, nemmeno quella. Quando sono andato alla visita a San Mauro non mi hanno neppure fatto sbendare il piede. Mi hanno dato un punteggio del 46 per cento, per il quale non è prevista nessuna pensione e detto che avrei dovuto cercarmi un lavoro per tenermi occupato. Però per me sarebbe importante essere indipendente da mia madre". 

Il consiglio di Rita Levi Montalcini. In questi anni Alex ha scritto a chiunque, dai diversi Ministri della Salute fino a Rita Levi Montalcini, l'unica a darle una risposta concreta: "E' stata l'unica a chiamarmi al telefono, mi aveva consigliato un farmaco sperimentale che avrebbe potuto favorire la guarigione delle ulcere di cui però non si conoscevano gli effetti. Ma il nostro medico di base a cui ho richiesto un consiglio mi hanno convinto che in quel modo la responsabilità sarebbe stata solo mia e non me la sono sentita".

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