Crescono i guariti al nord e anche Emilia, Piemonte e Toscana vanno verso il picco: questa la principale evidenza del bollettino della protezione civile relativo all’emergenza Coronavirus, diffuso oggi, venerdì 3 aprile, nel corso del consueto punto stampa delle 18. Nel nostro Paese al momento i contagiati sono 119.827 (+2339 rispetto a ieri), di cui 14.681 morti (+766 ) e 19.758 guariti (+1.480 i guariti) Dei casi positivi, 52579 si trovano in isolamento domiciliare, 28.741 sono ricoverati con sintomi e 4068 sono ricoverati in terapia intensiva. Il totale dei tamponi effettuati è 619849.
“Da adesso in poi occorre separare l’analisi tra la Lombardia e il resto d’Italia”. Giovanni Forti, 25 anni è studente di Economics all'Università di Pisa e alla Scuola Superiore Sant'Anna. Dal 2018 fa parte della redazione di YouTrend, dove di occupa della parte editoriale, dell'analisi dei dati e della produzione di data visualization e su YouTrend ha scritto diversi articoli sulla pandemia del Covid-19: “In Lombardia oggi abbiamo avuto circa 300 nuovi casi attivi, mentre nel resto d’Italia siamo ancora attorno a 2000 casi attivi in più – spiega Giovanni Forti a Fanpage.it -. Detto in percentuali, la Lombardia cresce a un ritmo attorno all’1%, mentre il resto d’Italia attorno al 3%. Sembrano numeri piccoli, ma in mezzo ci sono migliaia di persone. Questo dimostra in modo abbastanza evidente che ormai le due situazioni viaggiano e viaggeranno ancora per un po’ su binari molto diversi”.
Arrivano buone notizie anche dal resto d’Italia?
Sì. C’è stato un alto numero di guariti in Emilia-Romagna e Piemonte, rispettivamente 189 e 152. A memoria, credo sia record, e lo è pure per la Toscana con 84 nuovi guariti in un solo giorno. Curiosità: cinque guariti su sei provengono da Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana.
Anche queste tre regioni si stanno avviando verso il plateau?
Se il numero di guariti rimarrà alto anche nei prossimi giorni, è possibile che anche queste tre regioni – più il Veneto, dove tuttavia i guariti crescono più lentamente – raggiungano il picco entro la fine della prossima settimana.
Il numero dei decessi è sempre molto alto, purtroppo…
Ormai si è stabilizzato attorno ai 750 da qualche giorno. Non è una bella notizia, questa. Ma sapevamo che il numero dei morti non sarebbe calato ancora per un po’. Sapevamo ci sarebbero stati giorni così, in cui i contagi calano, i guariti crescono, mentre i morti continuano a essere tantissimi.
Come vanno i dati sui ricoveri?
Quello sui ricoveri è un numero che cresce poco e subisce soprattutto il fatto che l’epidemia sta procedendo verso Sud, che controbilanciano i meno ricoveri al Nord. Le terapie intensive invece sono sature: e questo spiega perché non crescono.
È preoccupante la crescita dell’epidemia nel Mezzogiorno?
La Campania per il secondo giorno di fila la regione con la crescita percentuale più alta, ieri il 10% oggi il 9%. Non si tratta tuttavia di una crescita particolarmente significativa, soprattutto se lo leghiamo al basso numero delle persone contagiate. Piuttosto Napoli è un campanello d’allarme: +12% di nuovi casi solo oggi, quarta provincia per crescita assoluta dopo Milano, Torino e Brescia. Anche Napoli, così come Milano, Firenze e Torino, paga il fatto di essere una grande città densamente popolata.
Diamo anche uno sguardo al resto d’Europa, visto che siamo a fine settimana…
La Spagna ormai ci ha superato ed è diventata il Paese più colpito d’Europa dal Coronavirus. La Germania è a 90mila casi, mentre la Francia è quasi a 60mila e il Regno Unito a 38mila. La traiettoria di UK in particolare ricorda la traiettoria dell’Italia di qualche settimana fa.