Ikea pronta a puntare sulle polpette: “Via a ristoranti separati dagli store”
Presto i ristoranti Ikea potrebbero uscire dai grandi store e vivere di vita propria lasciando così le periferie e guadagnandosi spazio verso il centro delle città. Quindi avremo la possibilità di assaporare le celebri polpette, il salmone e i vari dolcetti svedesi anche in luoghi diversi dai negozi di mobili. È questa la nuova idea di Ikea, che nel corso degli anni ha visto diventare l'acquisto di prodotti alimentari uno dei passaggi irrinunciabili per i propri clienti. A parlare della possibilità di allargare la sezione ristorante indipendentemente dalla vendita dei mobili è stato Gerd Diewald, responsabile del settore ristorazione per il mercato americano, in un'intervista al giornale “Fast company”. “Abbiamo sempre chiamato le polpette di carne il migliore venditore di divani, perché è difficile fare affari con una clientela affamata”, ha detto il dirigente del colosso svedese. I ristoranti nei punti vendita Ikea sono presenti dal 1959 e da subito hanno avuto successo. Un successo che avrebbe appunto convinto l'azienda svedese a prendere in considerazione una nuova fase che contempli l'apertura di ristoranti separati dagli store.
Ikea punta sulla ristorazione – In realtà già da qualche tempo Ikea, dopo aver rivoluzionato il mondo dell’arredamento per la casa, sta puntando sempre di più sulla ristorazione, a partire dalla valorizzazione dell’offerta gastronomica dei ristoranti nei punti vendita. E i conti della divisione food appaiono eccellenti. Nel 2013 Ikea aveva raggiunto, solo con la vendita di prodotti alimentari, ricavi per oltre 1,5 miliardi di dollari in tutto il mondo. Sono 650 milioni i pasti serviti ogni anno e – secondo quanto spiegato da Diewald – circa il 30 percento dei clienti dei ristoranti Ikea arriva nello store soltanto per mangiare. “Se dai da mangiare ai tuoi clienti, restano di più, parlano dei loro possibili acquisti, prendono una decisione sul posto prima di lasciare lo store. È stata questa l'intuizione all'inizio”, ha detto ancora Diewald.
