Iglesias, uccise la moglie a coltellate e ora scrive: “Mi sono trasformato in una bestia”
Poco meno di un anno fa, esattamente il 2 marzo 2017, Federica Madau, 32 anni, moriva uccisa dal marito Giovanni Murru, 46 anni, dopo essere stata colpita con 20 coltellate al culmine di una violenta lite per gelosia nella loro casa di Iglesias, nel Sud della Sardegna, e davanti agli occhi increduli delle loro tre figlie di 4, 6 e 9 anni. Nelle ultime ore proprio il killer ha inviato dal carcere una lettera, di cui sono stati pubblicati alcuni stralci in anteprima dall'Unione Sarda, in cui per la prima volta ricorda quanto successo quella sera.
"Quel maledetto giovedì dovevo venire in chiesa e invece mi sono trasformato in bestia feroce", si legge nella missiva, in cui Murru si definisce senza mezzi termini "uno schifoso assassino". La lettera in questione è stata consegnata dal legale dell'uomo al Gup Ermengarda Ferrarese nell‘udienza nel quale il procuratore Danilo Tronci ha formulato le accuse di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di coniugio. Il killer parla anche della moglie Federica in un passaggio del testo: "Se non mi amava più – ha sottolineato – e se ha fatto quello che ha fatto sicuramente in parte è colpa mia, forse non sono riuscito a darle ciò che voleva, forse non sono riuscito ad amarla come desiderava", riferendosi alla decisione della donna di separarsi da lui pochi mesi prima del delitto.
Murru ha scelto il rito abbreviato, condizionato alla nomina di un consulente per accertare l'incapacità assoluta al momento del fatto, soluzione, questa, che consente all'imputato di beneficiare della riduzione della pena di un terzo rispetto a quella prevista, ma comporta che il giudizio si basi sui risultati delle indagini già svolte (in questo caso quelle della polizia di Iglesias) senza ulteriori prove.