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Identificati resti umani trovati mesi fa in un bosco a Gressan: sono di un uomo scomparso nel 2021

Sono stati identificati i resti umani scoperti in un bosco alle porte di Aosta il 27 giugno 2023 da due cercatori di funghi. Le ossa appartengono a un uomo di 72 anni di Quart che risultava scomparso dal 2021. La conferma dell’identità è arrivata dopo il confronto con il Dna di un pronipote, si esclude la morte violenta.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Sono stati identificati i resti umani scoperti in un bosco a Gressan, alle porte di Aosta, il 27 giugno 2023 da due cercatori di funghi. Le ossa, trovate accanto a un accampamento improvvisato tra alcuni alberi, appartengono a un uomo di 72 anni di Quart che risultava scomparso dal 2021.

Non avendo a disposizione alcun tipo di documento, i carabinieri nel Nucleo investigativo del Reparto operativo di Aosta sono risaliti alla sua identità partendo da alcune fiale di insulina trovate sparpagliate nelle vicinanze. Infatti, tramite il lotto e la farmacia dove erano state vendute, sono giunti al paziente a cui erano state prescritte.

A segnalare la scomparsa era stato il pronipote, residente fuori regione, a cui l'uomo aveva inviato qualche giorno prima una lettera. La conferma dell'identità è arrivata dopo il confronto con il Dna. Secondo quanto appurato dai militari dell'Arma, è da escludere la morte violenta.

Chi era il 72enne scomparso

Il 72enne si chiamava Aldo Emilio Malosso ed era scomparso da Quart tre anni fa, nel 2021, in piena pandemia Covid. Come riporta RaiNews, di lui non si era saputo più nulla, solo il pronipote, che risiede in Liguria, ne aveva denunciato la scomparsa.

I pochi resti ritrovati nel giugno scorso nel bosco sopra Gressan, in località La Vachere, poco distante dalla funivia che sale a Pila, un teschio, alcune ossa e le falangi di una mano, inizialmente non avevano reso possibile nemmeno stabilire con certezza se fossero di un uomo o di una donna.

Il mistero sulla sua identità è durato oltre sette mesi, l'identificazione delle ossa è infatti risultata particolarmente difficoltosa, e solo grazie al ritrovamento delle fiale di insulina e tramite l'esame del dna è stato possibile risolverlo. Sono stati poi gli esami anatomo-patologici sui resti ad escludere la morte violenta o l'incidente di montagna.

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